Diritti delle popolazioni indigene

Intervenire con urgenza per eliminare la povertà e le disuguaglianze delle popolazioni indigene

A trent’anni dall’adozione dell’unica Convenzione internazionale sui diritti delle popolazioni indigene, un nuovo rapporto dell’OIL rileva che le popolazioni indigene hanno maggiori probabilità di essere povere e affrontano maggiori difficoltà nel mondo del lavoro.

Comunicato stampa | 3 febbraio 2020
© John Isaac / UN Photo
GINEVRA (Notizie OIL) — L’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) richiama l’attenzione sulla necessità di affrontare il livello elevato di povertà e disuguaglianze delle popolazioni indigene.

Secondo il nuovo rapporto dell’OIL, pubblicato in occasione del 30° anniversario della Convenzione dei popoli indigeni e tribali del 1989 (n. 169), le popolazioni indigene hanno quasi tre volte più probabilità di vivere in condizioni di estrema povertà rispetto ai non indigeni.

Le popolazioni indigene rappresentano quasi il 19 per cento di coloro che vivono in condizioni di povertà estrema (con un reddito al di sotto dell’equivalente di 1,90 dollari americani al giorno). Anche quando vengono utilizzati parametri di povertà meno rigorosi(3,20 o 5,50 dollari americani al giorno), un numero sproporzionato di poveri è costituito da popolazioni indigene. Indipendentemente dalla regione e dalla loro residenza nelle aree rurali o urbane, le popolazioni indigene rappresentano una quota rilevante di poveri nel mondo.

“Il progresso compiuto in termini di miglioramento della vita delle popolazioni indigene sono stati troppo lenti”, ha affermato Martin Oelz, specialista dell’OIL e coautore del rapporto. “Per procedere nella giusta direzione sono necessarie maggiori ratifiche della Convenzione n. 169 e azioni per la sua effettiva attuazione. Per garantire che le politiche pubbliche rispondano alle esigenze delle popolazioni indigene e riflettano le loro aspirazioni, è essenziale affrontare l’assenza diffusa di riferimenti giuridici e istituzionali e che consentano la loro partecipazione nei processi decisionali”.

I dati contenuti nel nuovo rapporto Implementing the ILO Indigenous and Tribal Peoples Convention No. 169: Towards an inclusive, sustainable and just future (“Attuazione della Convenzione n. 169 sulle popolazioni indigene e tribali dell’OIL: Verso un futuro inclusivo, sostenibile e equo”), dimostrano che la proporzione delle popolazioni indigene o sul totale della popolazione nel mondo è considerevolmente più elevato di quanto si pensasse in precedenza. Tale proporzione equivale a oltre il 6 per cento della popolazione mondiale.

Ciò equivale a oltre 476 milioni di persone, più dell’insieme della popolazione totale degli Stati Uniti e del Canada. Più dell’80 per cento delle popolazioni indigene vive in paesi a medio reddito.

Per garantire che le politiche pubbliche rispondano alle esigenze delle popolazioni indigene e riflettano le loro aspirazioni, è essenziale affrontare l’assenza diffusa di riferimenti istituzionali e giuridici che consentano la loro partecipazione ai processi decisionali”

Martin Oelz, specialista dell’ILO e coautore del rapporto
La Convenzione n. 169 è l’unico trattato internazionale che gli Stati possono ratificare. Essa è rivolta a promuovere e proteggere i diritti delle popolazioni indigene e tribali. Attualmente, 23 dei 187 Stati membri dell’OIL hanno ratificato la Convenzione n. 169, il che significa che solo il 15 per cento circa delle popolazioni indigene  in tutto il mondo sono protette dalla Convenzione.

In tutto il mondo, ci sarebbero più di 5.000 comunità indigene distinte in circa 90 paesi.

Oggi, i mezzi di sussistenza e le attività economiche di molte popolazioni indigene si sono trasformati. Il rapporto  rileva che circa il 45 per cento delle donne e degli uomini indigeni lavorano in settori diversi da quello agricolo.

Nonostante la sovra-rappresentazione delle popolazioni indigene tra i poveri, il rapporto rileva che, a livello globale, queste popolazioni hanno un tasso d’occupazione più elevato rispetto alle popolazioni non indigene (63,3 per cento rispetto al 59,1 per cento). Ma questi dati sull’occupazione presentano differenze sostanziali riguardo la qualità del lavoro: le popolazioni indigene spesso fanno fronte a condizioni di lavoro scadenti e a discriminazioni.

Il rapporto evidenzia che oltre l’86 per cento delle popolazioni indigene a livello globale lavora nell’economia informale — che è spesso associata a condizioni di lavoro precarie e alla mancanza di protezione sociale — rispetto a circa il 66 per cento delle popolazioni non-indigene

Le donne indigene fanno fronte a sfide ulteriori. I tassi di informalità delle donne indigene sono superiori di oltre 25 punti percentuali rispetto alle donne non indigene. Esse hanno minori probabilità di aver completato l’istruzione di base e di trovarsi in condizioni di povertà estrema. Le donne indigene hanno un tasso di attività più alto al lavoro di cura e assistenza (circa il 34 per cento). Allo stesso tempo, circa un quarto (24,4 per cento) delle donne indigene ha un lavoro retribuito, una percentuale inferiore rispetto alle donne non indigene (51,1 per cento) e agli uomini indigeni (30,1 per cento).

Anche quando hanno un lavoro retribuito, le popolazioni indigene guadagnano in media il 18 per cento in meno rispetto alle popolazioni non indigene.

Il rapporto dell’OIL rileva che i tassi di occupazione più elevati registrati per le popolazioni indigene possono riflettere la necessità, correlata alla povertà, di intraprendere qualsiasi forma di lavoro che generi un qualche reddito, anche quando questo è basso e le condizioni di lavoro sono scadenti.

Il rapporto evidenzia inoltre che, nonostante il progresso raggiunto in tema di politiche pubbliche, è necessario attaccare le disparità che le popolazioni indigene sono costrette ad  affrontare. Il rapporto identifica molte alternative per superare le difficoltà  attuali e per dare potere alle donne e agli uomini indigeni come protagonisti dello sviluppo e dell’azione in materia di cambiamenti climatici, al fine di realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e realizzare l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

La ratifica e l’attuazione della Convenzione OIL n. 169 è fondamentale per progredire, costruire e rafforzare le istituzioni pubbliche e la legislazione che promuovano la consultazione e la partecipazione delle popolazioni indigene.