108ª sessione della Conferenza Internazionale del Lavoro
Trattato internazionale per combattere la violenza e le molestie nel mondo del lavoro adottato dall’Organizzazione internazionale del lavoro dell’ONU
La Conferenza Internazionale del Lavoro del Centenario ha adottato una nuova Convenzione e una Raccomandazione per combattere la violenza e le molestie sul lavoro.

La Convenzione sulla violenza e le molestie, 2019 è stata adottata il 21 giugno dai delegati della Conferenza Internazionale del Lavoro del Centenario dell’OIL, con 439 voti favorevoli, 7 contrari e 30 astensioni. La Raccomandazione che accompagna la Convenzione è stata approvata con 397 voti a favore, 12 voti contrari e 44 astensioni.
La Convenzione riconosce che la violenza e le molestie nel mondo del lavoro “può costituire una violazione o un abuso dei diritti umani... è una minaccia per le pari opportunità, è inaccettabile e incompatibile con il lavoro dignitoso”. Il nuovo trattato internazionale definisce “violenza e molestie” come un insieme di comportamenti, pratiche o minacce “che mirano a provocare — o sono suscettibili di provocare — danni fisici, psicologici, sessuali o economici”. Esso richiede agli Stati membri di adoperarsi per assicurare “tolleranza zero nel mondo del lavoro”.
La nuova norma internazionale del lavoro mira a proteggere lavoratori, indipendentemente dal loro status contrattuale, e include le persone in formazione, tirocinio e apprendistato, lavoratori ai quali è stato terminato il rapporto di lavoro, volontari, persone in cerca di lavoro e candidati al lavoro. Riconosce che “le persone che esercitano autorità, doveri o responsabilità propri di un datore di lavoro” possono anch’esse essere soggette a violenza e molestie.
La norma comprende la violenza e le molestie che si verificano sul posto di lavoro; i luoghi in cui il lavoratore viene retribuito, svolge la pausa dal lavoro, o usa servizi igienici e spogliatoi; , negli alloggi forniti dal datore di lavoro; nel tragitto casa-lavoro, durante viaggi di lavoro, formazione, eventi o attività sociali collegati all’attività lavorativa; lavoro attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La Convenzione riconosce inoltre che le molestie e la violenza possono coinvolgere parti terze.
Il Direttore Generale dell’OIL, Guy Ryder, si è felicitato per l’adozione dei nuovi strumenti internazionali. “Le nuove norme riconoscono il diritto per tutti i lavoratori e le lavoratrici ad un mondo del lavoro libero dalla violenza e dalle molestie”, ha detto. “Il prossimo passo è mettere in pratica questi diritti, al fine di creare un ambiente lavorativo migliore, più sicuro e dignitoso per donne e uomini. Sono sicuro che, data la cooperazione e la solidarietà che abbiamo visto su questo tema e la richiesta pubblica per l’azione, le ratifiche e le misure verranno intraprese rapidamente”.
Manuela Tomei, Direttrice del Dipartimento dell’OIL sulla Qualità del lavoro, ha dichiarato: “Senza rispetto, non c’è dignità sul lavoro e, senza dignità, non c’è giustizia sociale. Questa è la prima volta che viene adottata una Convenzione e una Raccomandazione sulla violenza e le molestie nel mondo del lavoro. Ora abbiamo una definizione concordata di violenza e molestie. Sappiamo qual è la strada da seguire e le azioni da intraprendere per prevenire e contrastare il fenomeno. Speriamo questi nuovi strumenti normativi ci portino verso un futuro del lavoro che vogliamo”.
La Convenzione entrerà in vigore 12 mesi dopo la ratifica di almeno due Stati membri. La Raccomandazione, che non è giuridicamente vincolante, fornisce linee guida sull’applicazione della Convenzione.
Questa convenzione segue l’adozione della Convenzione sui lavoratori domestici (n. 189) del 2011. Le convenzioni sono strumenti internazionali giuridicamente vincolanti, mentre le raccomandazioni forniscono guida e orientamento.
L’OIL, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di questioni relative al mondo del lavoro, celebra il suo 100° anniversario nel 2019.
La 108ª riunione della Conferenza internazionale del lavoro ha visto la partecipazione di oltre 5.700 rappresentanti di governi, lavoratori e datori di lavoro dei 187 Stati membri dell’OIL. La Conferenza ha anche adottato una Dichiarazione del Centenario dell’OIL che promuove un futuro del lavoro incentrato sulla persona.