L’ILO chiede alla Grecia di riportare il proprio sistema di relazioni industriali in linea con i diritti fondamentali del lavoro

Nella sessione di novembre di quest’anno, il Comitato dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) per la Libertà di Associazione ha accertato un ampio deficit di dialogo sociale nel contesto delle misure di austerità adottate in Grecia ed ha evidenziato la necessità di ricevere l’assistenza dell’ILO nel Paese.

Comunicato stampa | 15 ottobre 2012
Nella sessione di novembre di quest’anno, il Comitato per la Libertà di Associazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) — organo di supervisione dell’ILO che esamina i casi relativi al diritto di associazione, di contrattazione collettiva e dialogo sociale delle organizzazioni datoriali e delle organizzazioni dei lavoratori — ha accertato un ampio deficit di dialogo sociale nel contesto delle misure di austerità adottate in Grecia ed ha evidenziato la necessità di ricevere l’assistenza dell’ILO nel Paese.

Il Comitato per la Libertà di Associazione dell’ILO ha esaminato la denuncia relativa alle diverse misure di austerità adottate in Grecia nel corso degli ultimi due anni, nel quadro del meccanismo internazionale di prestiti deciso in accordo con la Troika (Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale). La denuncia è stata presentata dalla Confederazione Generale del Lavoro greca, dalla Confederazione dei dipendenti pubblici, dalla Federazione Nazionale dei Lavoratori della National Electric Power Corporation, dalla Federazione greca dei lavoratori del settore privato e appoggiata dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC).

Sebbene profondamente consapevole del fatto che queste misure siano state adottate nel quadro di una situazione grave ed eccezionale, provocata da una crisi economica e finanziaria, il Comitato ha constatato che esistono numerosi e reiterati interventi a danno della libera contrattazione collettiva e un grave deficit di dialogo sociale, ed ha sottolineato la necessità di promuovere e rafforzare il quadro istituzionale con riferimento a questi diritti fondamentali.

Il Comitato auspica che le parti sociali siano pienamente coinvolte nella definizione di eventuali ulteriori modifiche al quadro degli accordi con la Troika che coinvolgano questioni legate ai diritti umani della libertà di associazione e della contrattazione collettiva e che costituiscono la base della democrazia e della pace sociale.

Il Comitato ha richiesto l’avvio di un dialogo sociale permanente sulle questioni sollevate con l’obiettivo di sviluppare una visione generale comune delle relazioni industriali in piena conformità al principio di libertà di associazione e all’effettivo riconoscimento della contrattazione collettiva. Per il raggiungimento di tale obiettivo, il Comitato ha peraltro sottolineato la necessità di assistenza da parte dell’ILO.

Leggi il Rapporto del Comitato sulla Grecia (par. 784 - 1003)

Informazioni di base sul Comitato dell’ILO per la Libertà di Associazione

La libertà di associazione e la contrattazione collettiva sono principi costitutivi dell’ILO. Nel 1951, l’ILO ha istituito il Comitato per la Libertà di Associazione con l’obiettivo di esaminare le denunce relative alle violazioni della libertà di associazione, indipendentemente dalla ratifica delle Convenzioni da parte del Paese. La Grecia ha ratificato la Convenzione (n. 87) sulla libertà di associazione e la Convenzione (n. 98) sul diritto di organizzazione e di contrattazione collettiva. Anche gli altri 26 Stati Membri dell’Unione Europea hanno ratificato queste Convenzioni. Il Il Comitato è un organo del Consiglio di Amministrazione dell’ILO ed è composto da un presidente indipendente e da sei membri in rappresentanza di governi, datori di lavoro e lavoratori.

Contatti

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Barbara Janssens, Communication Assistant, ILO-Brussels, +32 (0)484 91 55 59, janssens@ilo.org