Intervento del Segretario di Stato per il Lavoro della Repubblica di San Marino, Iro Belluzzi, alla 105ª Conferenza Internazionale del Lavoro

Dichiarazione | 9 giugno 2016
Il Direttore Generale dell’ILO Guy Ryder con il Segretario di Stato per il Lavoro, Iro Belluzzi
Signor Presidente,
Signor Direttore Generale,
Signore e Signori Ministri,
Signore e Signori Delegati,

sono onorato di essere qui oggi. Il tema di quest’anno è alquanto stimolante e sicuramente vede la nostra millenaria, quanto piccola, Repubblica ai primi posti al mondo come qualità del lavoro e rispetto della dignità e della professionalità dei prestatori di lavoro.

Tra risultati raggiunti e che intendiamo raggiungere, nei prossimi mesi porteremo al voto la riforma complessiva del mercato del lavoro, trasponendo in un testo unitario tutta la normativa esistente e innovando, dove necessario, il portato contenutistico e letterale. Allo stesso tempo, vengono incrementate le tutele, soprattutto per le categorie di lavoratori a termine e lavoratori autonomi non effettivamente tali, che la recente crisi globale ci ha insegnato essere le vittime primarie — almeno nel nostro contesto — delle elusioni normative da parte datoriale per poter ridurre i costi del lavoro e le tutele. Si prevedono soluzioni di protezione economica e probatorio-giudiziale per semplificare la riqualificazione dei rapporti da lavoro autonomo in lavoro dipendente, quando effettivamente tale. In più, a differenza di altre esperienze nazionali non abbiamo ritenuto in alcun modo di ridurre modalità, termini e tutele per la materia della cessazione dei rapporti di lavoro e dei licenziamenti sia individuali che collettivi.

Riteniamo che un mercato del lavoro stabile e tutelato anche in uscita possa essere elemento di garanzia per il lavoratore, di certezza per il proprio nucleo familiare, e di stimolo più generale al benessere collettivo della nazione. Un lavoro più stabile è certamente un elemento di protezione e sicurezza per le fasce più deboli della popolazione lavoratrice: donne, over 50, giovani e giovanissimi.

Verrà, poi, presto introdotta nel nostro Ordinamento una nuova disposizione di legge intesa a migliorare, unificare e rendere più efficaci le ispezioni dedicate alla verifica del rispetto della normativa dettata in materia di lavoro, sicurezza nei luoghi di lavoro e altre misure a tutela dei prestatori di lavoro stessi. Anche questo aspetto, riteniamo  senza tema di smentita, sarà elemento perno di garanzia per un lavoro massimamente libero, dignitoso e di qualità. L’obiettivo in concreto delle nuove previsioni in materia di ispezione è la riunificazione sotto un unico organo del potere e dei compiti di verifica, così che, di tutta evidenza, evitando la moltiplicazione di deleghe e competenze a uffici diversi che si possano – nell’appesantimento burocratico —  tramutare in distorsioni, errori o vuoti di tutela.

Traguardo di breve termine del Paese è definire anche la riforma del sistema di ammortizzatori sociali in termini di sostenibilità e adeguatezza per i destinatari delle prestazioni di cassa integrazione guadagni e misure di sostegno alla disoccupazione. Le limitate risorse e la necessità di non appesantire troppo il costo del lavoro per lavoratori e imprese ci impone di verificare con attenzione se, dove e come, destinare gli importi dovuti a titolo di ammortizzazione sociale, privilegiando le fasce più deboli della popolazione. Questo anche attraverso verifiche sull’effettiva condizione economica, patrimoniale e familiare del lavoratore, attuate per il tramite della prova dei mezzi, ad esempio mediante l’utilizzo di un indice sulla situazione economica equivalente.

Da ultimo, in data 9 maggio 2016 il Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino ha approvato il progetto di legge “DELLA LIBERTÀ E ATTIVITÀ SINDACALE NEI LUOGHI DI LAVORO, DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA E DEL DIRITTO DI SCIOPERO”. Proprio il titolo e lo spirito di questa sessione di lavori — rivolta alla ricerca di un lavoro dignitoso per tutti — è l’occasione per salutare con favore l’innovazione normativa della nostra Serenissima Repubblica. Con l’introduzione di questa nuova legge, la n. 59, elaborata anche con il supporto dei tecnici di questa ill.ma Organizzazione — a cui va il nostro vivo ringraziamento — abbiamo allineato il nostro Paese alle Convenzioni OIL, anno per anno ratificate, e chiarito in termini chiari e assoluti che qualunque lavoratore è libero di costituire associazioni sindacali, siano esse registrate o meno. Vengono elevate, tramite questo testo di legge, le tutele per i lavoratori contro le condotte antisindacali, attraverso l’estensione della legittimazione ad agire in giudizio ai lavoratori e ai loro rappresentanti. Viene altresì ribadita e rafforzata la previsione per cui i contratti collettivi di lavoro della Repubblica di San Marino — se sottoscritti da sindacati maggiormente rappresentativi – esplicano la loro efficacia erga omnes, ciò per evitare che una contrattazione senza limiti e presidi minimi possa condurre a riduzioni di tutela per i lavoratori, qualunque sia la dimensione dell’impresa. Va da sé che accanto ai contratti collettivi erga omnes, viene poi lasciata alle parti sociali massima libertà di convenire condizioni contrattuali settoriali o aziendali di maggior favore rispetto a quelle contenute nei contratti con applicazione generalizzata.

Massima attenzione si cerca pertanto di porre alle politiche del mondo del lavoro che, a nostro modesto avviso, devono rappresentare oggi una delle priorità dei Governi quale punto strategico dell’intero sistema politico, economico e sociale di ogni Paese cui si richiamano. La Repubblica di San Marino sostiene a pieno il ruolo centrale dell’ILO, in virtù del suo mandato di Organizzazione tripartita, inclusiva delle tre componenti sociali — governativa, lavorativa ed imprenditoriale — e rilancia il sistema  tripartito per un comune cammino, mettendo al centro delle politiche governative il lavoro, il lavoratore, i soggetti più vulnerabili, e l’impresa con nuovi investimenti produttivi e sostenibili che possano, allo stesso tempo ed indissolubilmente  accrescere  l’impiego e rafforzare la domanda di consumo. Perché solo attraverso un importante dialogo sociale sarà possibile uscire insieme dalla crisi.

Tanto si è fatto e tanto è ancora da fare per coronare gli obiettivi che questa nobile conferenza ci stimola a raggiungere e per affrontare momenti di difficoltà, quale quello appena trascorso e forse non finito. Siamo in prima linea per questo e continueremo a operare per superare questi momenti in cui la giustizia sociale può sembrare un obiettivo utopistico da raggiungere, in particolare per quei Paesi che con maggior difficoltà riescono a recepire le indicazioni che con tanto impegno l'Organizzazione Internazionale del Lavoro impartisce in un contesto internazionale caratterizzato da problematiche complesse e da sfide impegnative per tutti, affinché un giorno a livello globale si possa raggiungere il più nobile degli obiettivi: stessi diritti per tutti i lavoratori e qualità del lavoro per uno sviluppo equilibrato e duraturo con la piena affermazione della giustizia sociale e del rifiuto, non solo teorico, di ogni forma di disuguaglianza e di discriminazione.