Dichiarazione del Direttore Generale dell’ILO sul Bahrein
Il Direttore Generale dell’ILO condanna l’appello che la Commissione congiunta delle principali imprese del Bahrein ha lanciato pubblicamente ai 15 membri del Comitato esecutivo della Federazione Generale dei Sindacati del Bahrein, chiedendo le loro dimissioni immediate pena l’avvio di azioni giudiziarie penali e civili.
Il Direttore Generale dell’ILO condanna l’appello che la Commissione congiunta delle principali imprese del Bahrein ha lanciato pubblicamente ai 15 membri del Comitato esecutivo della Federazione Generale dei Sindacati del Bahrein, chiedendo le loro dimissioni immediate pena l’avvio di azioni giudiziarie penali e civili.
La minaccia di intraprendere azioni giudiziarie da parte di imprese che sono interamente o parzialmente controllate dal governo è un atto di intimidazione che allontana ancora di più il Bahrein dal percorso verso il rispetto dei diritti sindacali che era stato intrapreso a partire dal 2002, e per il quale, in passato, aveva ricevuto il pieno riconoscimento ed il plauso dell’ILO.
Negli ultimi mesi l’ILO si è impegnata a fondo per incoraggiare il ritorno al dialogo sociale in Bahrein, per garantire la sicurezza e la protezione dei leader sindacali e per promuovere il reintegro dei quasi 2000 lavoratori licenziati. Tuttavia, malgrado l’annuncio da parte di una Commissione governativa di una raccomandazione a favore del reinserimento di 571 lavoratori, questi ultimi, ad oggi, non hanno ancora riavuto il proprio posto di lavoro. Speriamo che ciò avvenga al più presto e che sia seguito dal reinserimento di tutti i lavoratori licenziati.
Il Direttore Generale ha espresso la sua disapprovazione per l’ultimatum, volto allo scontro, lanciato dalla Commissione delle imprese ed ha esortato il governo a chiedere il suo ritiro immediato e a fare tutto il possibile per condurre le parti sociali al tavolo del dialogo, in linea con l’annuncio molto positivo fatto il 31 maggio da Sua Maestà Hamad bin Issa Al Khalifa, il Re del Bahrein, che ha portato tanta speranza sia dentro che fuori dal Paese.