V Conferenza globale sull’eliminazione del lavoro minorile

La Conferenza di Durban adotta un Appello all’azione per porre fine al lavoro minorile

L’“Appello all’azione di Durban” richiede un forte impegno per l’eliminazione del lavoro minorile ma solleva preoccupazioni riguardo al rallentamento dei progressi conseguiti, ora minacciati dalla pandemia, dai conflitti armati e dalle crisi alimentari, ambientali e umanitarie.

Comunicato stampa | 20 maggio 2022
© Adam Lai
DURBAN (notizie OIL) — I delegati presenti alla V Conferenza mondiale sull’eliminazione del lavoro minorile a Durban (Sudafrica) hanno approvato l’Appello all’azione che richiede un forte impegno per porre fine al lavoro minorile.

Il documento conclusivo sottolinea la necessità di un’azione urgente, perché “le conseguenze della pandemia di COVID-19, dei conflitti armati e delle crisi alimentari, umanitarie e ambientali minacciano di annullare anni di progressi realizzati contro il lavoro minorile”.

L’Appello all’azione di Durban prevede impegni in sei aree diverse:
  • Rendere il lavoro dignitoso una realtà per gli adulti e i giovani al di sopra dell’età minima per accedere al lavoro, accelerando gli sforzi multipartitici per eliminare il lavoro minorile, con priorità alle peggiori forme di lavoro minorile.
  • Porre fine al lavoro minorile in agricoltura.
  • Rafforzare la prevenzione e l’eliminazione del lavoro minorile — comprese le sue forme peggiori — del lavoro forzato, della schiavitù moderna e della tratta di persone, e proteggere i sopravvissuti attraverso politiche e programmi basati su dati concreti e sull’esperienza dei sopravvissuti.
  • Realizzare il diritto dei bambini all’istruzione e garantire l’accesso universale a l’istruzione e la formazione gratuite, obbligatorie, di qualità, eque e inclusive.
  • Raggiungere l’accesso universale alla protezione sociale.
  • Aumentare i finanziamenti e la cooperazione internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile e del lavoro forzato.
Alla conferenza di Durban hanno partecipato oltre 1.000 delegati di governi, organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, agenzie delle Nazioni Unite, società civile e organizzazioni regionali. A loro si sono aggiunti altri 7.000 partecipanti da remoto.

All’evento hanno partecipato anche i delegati dei bambini — per la prima volta nella storia delle conferenze globali sul lavoro minorile — che hanno espresso chiaramente la loro aspettativa che i decisori intensifichino i loro sforzi e accelerino i progressi.

L’Appello all’azione di Durban sopraggiunge quando mancano solo tre anni per raggiungere l’obiettivo di eliminare tutto il lavoro minorile entro il 2025 e solo otto anni per eliminare il lavoro forzato entro il 2030, come sottolineato dall’obiettivo 8.7 previsto dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

La conferenza di Durban, tenutasi dal 15 al 20 maggio, è stata la prima delle conferenze globali sul lavoro minorile a svolgersi in Africa. L’evento, durato sei giorni, ha incluso più di 40 panel tematici ed eventi collaterali, incentrati su un’ampia varietà di questioni legate al lavoro minorile.

Le quattro precedenti conferenze globali si sono tenute a Buenos Aires (2017), Brasilia (2013), L’Aia (2010) e Oslo (1997). Lo scopo degli incontri è stato quello di valutare i progressi, rinnovare e rafforzare gli impegni, mobilitare le risorse e stabilire una direzione strategica per il movimento globale contro il lavoro minorile.