Salute e sicurezza del personale sanitario

Nuova guida OIL-OMS per rafforzare la protezione degli operatori sanitari

La guida propone ai paesi di rafforzare la protezione degli operatori sanitari attraverso misure per il miglioramento della gestione della salute e sicurezza sul lavoro nelle strutture sanitarie

Comunicato stampa | 21 febbraio 2022
© Pathumporn Thongking / UN Women
GINEVRA (notizie OIL) — In un contesto nel quale la pandemia di COVID-19 continua ad esercitare delle forti pressioni sul personale sanitario, l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno pubblicato una nuova guida per l’elaborazione e l’attuazione di programmi più efficaci di salute e sicurezza sul lavoro per il personale sanitario.

“Anche prima della pandemia di COVID-19, il settore sanitario era tra i settori lavorativi a più alto rischio”, ha detto la dottoressa Maria Neira, direttrice del Dipartimento dell’ambiente, dei cambiamenti climatici e della salute dell’OMS. “Solo poche strutture sanitarie disponevano di programmi per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Gli operatori sanitari soffrivano di infezioni, disturbi muscolo-scheletrici e lesioni, violenza e molestie sul lavoro, burnout e allergie dovute all'ambiente di lavoro”.

La pandemia di COVID-19 ha imposto un pesante tributo agli operatori sanitari e ha evidenziato i pericoli dovuti alla negligenza nei confronti della loro salute, sicurezza e benessere. Più di una struttura sanitaria su tre non dispone di presidi per l'igienizzazione presso i punti di assistenza. Meno di un paese su sei ha messo in atto una politica nazionale sugli ambienti di lavoro salubri e sicuri nel settore sanitario.

Il COVID-19 ha messo in luce i costi derivanti dalle carenze sistematiche di misure di salvaguardia della salute, sicurezza e benessere del personale sanitario”

James Campbell, Director, direttore del Dipartimento operatori sanitari dell’OMS
“Il COVID-19 ha messo in luce i costi derivanti dalle carenze sistematiche di misure di salvaguardia della salute, sicurezza e benessere del personale sanitario. Nei primi 18 mesi della pandemia, circa 115.500 gli operatori sanitari sono morti a causa del COVID-19”, ha detto James Campbell, direttore del Dipartimento operatori sanitari dell’OMS.

“L’assenza per malattia e l’esaurimento hanno esacerbato la carenza preesistente di operatori sanitari e hanno minato le capacità dei sistemi sanitari di rispondere all’aumento della domanda di cure e di prevenzione durante la crisi”, ha aggiunto. “Questa guida fornisce raccomandazioni su come imparare da questa esperienza e proteggere meglio i nostri operatori sanitari”.

L’OIL e l’OMS raccomandano l’elaborazione e l’attuazione di programmi a livello nazionale e locale per la gestione sostenibile della salute e sicurezza del personale sanitario . Tali programmi dovrebbero abbracciare tutti i rischi professionali — rischi di infezioni, ergonomici, fisici, chimici e psicosociali.

La guida definisce anche i ruoli che i governi, i datori di lavoro, i lavoratori e i servizi sanitari dovrebbero svolgere nel promuovere e proteggere la salute, la sicurezza e il benessere degli operatori sanitari. Essa sottolinea che l’investimento continuo, la formazione, il monitoraggio e la collaborazione sono essenziali per l’attuazione e il successo dei programmi.

Gli operatori sanitari dovrebbero godere del diritto ad un lavoro dignitoso, ad ambienti di lavoro sicuri e salubri e alla protezione sociale in materia di assistenza sanitaria, congedo per malattia, malattie professionali e infortuni sul lavoro”

Alette van Leur, direttrice del Dipartimento delle politiche settoriali dell’OIL
“Dei meccanismi efficaci dovrebbero essere messi in campo per assicurare una collaborazione continua tra i datori di lavoro, i dirigenti e gli operatori sanitari, con l’obiettivo di proteggere la salute e la sicurezza sul lavoro”, ha detto Alette van Leur, direttrice del Dipartimento delle politiche settoriali dell’OIL. “Gli operatori sanitari, come tutti gli altri lavoratori, dovrebbero godere del diritto ad un lavoro dignitoso, ad ambienti di lavoro sicuri e salubri e alla protezione sociale in materia di assistenza sanitaria, lcongedo per malattia, malattie professionali e infortuni sul lavoro”.

I paesi che hanno elaborato e stanno attuando programmi di salute e sicurezza sul lavoro per il personale sanitario hanno sperimentato una riduzione degli infortuni e delle malattie legate al lavoro e delle assenze per malattia, nonché dei miglioramenti dell’ambiente di lavoro, della produttività del lavoro e della stabilità lavorativa degli operatori sanitari.

“Questi programmi sono un elemento centrale per la gestione efficace della salute e sicurezza sul lavoro, come indicato dalla Convenzione OIL n. 187, e forniscono un’opportunità per un’azione coordinata di tutte le parti interessate attraverso il dialogo sociale per il perseguimento di obiettivi comuni sulla promozione del lavoro dignitoso nel settore sanitario e l’aumento della resilienza delle istituzioni sanitarie”, ha detto Vera Paquete-Perdigao, direttrice del Dipartimento governance e tripartismo dell’OIL.

L’OIL e l’OMS continueranno a fornire assistenza e supporto ai paesi nella formulazione e attuazione di programmi di salute e sicurezza sul lavoro per il personale sanitario.

Nota per la stampa:

La 74ª risoluzione dell’Assemblea Mondiale della Sanità sulla Protezione, la salvaguardia e l’investimento nel personale sanitario e di assistenza (in inglese) chiede al Direttore Generale dell’OMS di “coinvolgere gli Stati membri e tutte le parti interessate” nello sviluppo di un “patto mondiale per il personale sanitario e di cura”, che consisterà in una raccolta succinta di quanto incluso in documenti delle organizzazioni internazionali pertinenti. Questo patto, che sarà discusso all’Assemblea Mondiale della Sanità nel mese di maggio 2022, includerà gli strumenti applicabili in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Contatti:

ILO: newsroom@ilo.org
WHO: mediainquiries@who.int