Vertice dei Leader del G20

L’OIL accoglie con favore l’impegno del G20 per la salvaguardia dei mezzi di sostentamento

Il Direttore Generale dell’OIL afferma che la protezione e la creazione di lavoro, la protezione sociale e il dialogo sociale sono essenziali per ridurre gli impatti negativi a lungo termine della pandemia di COVID-19.

Comunicato stampa | 22 novembre 2020

GINEVRA (Notizie OIL) — Il Direttore Generale dell’OIL, Guy Ryder, ha accolto con favore l’impegno dei Leader del G20 di ricorrere a tutti gli strumenti politici disponibili per salvaguardare la vita, il lavoro e il reddito delle persone e sostenere la ripresa economica globale causata  dalla pandemia di COVID-19.

“Oltre  all’emergenza sanitaria ci troviamo ad affrontare una crisi occupazionale senza precedenti”, ha affermato Ryder in occasione del primo giorno del vertice dei Leader del G20 in Arabia Saudita. Ryder ha accolto positivamente  gli interventi di stimolo fiscale che hanno sostenuto le ingenti misure di protezione sociale adottate dai paesi del G20 per proteggere il lavoro e i mezzi di sussistenza durante la pandemia.

Riportando le stime dell’OIL, la Dichiarazione del vertice dei leader del G20 ha affermato che l’estensione temporanea delle misure di protezione sociale durante la crisi ha sostenuto i mezzi di sostentamento di quasi 645 milioni di persone.

“Al fine di evitare una disoccupazione imponente e minimizzare i danni a lungo termine causati dall’inattività economica, è  importante che tali misure rimangano in vigore su ampia scala, permettendo alle persone di rimanere nel mercato del lavoro”, ha affermato Ryder.

Il Direttore Generale dell’OIL ha sottolineato la necessità di estendere la protezione sociale ai lavoratori dell’economia informale, che hanno subito un impatto maggiore durante la crisi, mettendo in luce le profonde disuguaglianze nel mondo del lavoro.
“I paesi più poveri non hanno disposto di risorse adeguate e gli interventi di stimolo fiscale hanno compensato solo in minima parte il calo dell’occupazione. Il sostegno finanziario del G20 per colmare l’insufficienza di tali interventi per mitigare l’impatto della crisi confermerebbe il valore della cooperazione internazionale e della solidarietà”, ha affermato Ryder.
 
Esso ha inoltre sottolineato che i leader del G20 hanno riconosciuto nella Dichiarazione l’importanza della protezione sociale, del dialogo sociale e del lavoro dignitoso — in particolare per  donne e  giovani.

In un contesto in cui la pandemia ha invertito alcuni dei traguardi raggiunti in materia di parità di genere, Ryder ha accolto con favore l’impegno assunto nella Dichiarazione di accelerare gli sforzi per colmare il divario di retribuzione di genere , affrontare la ripartizione disuguale del lavoro non retribuito di assistenza e cura tra uomini e donne, nonché aumentare la partecipazione delle donne alla forza lavoro. Occorre di più per raggiungere l’obiettivo che si è posto il G20 di Brisbane per  ridurre del 25 per cento il divario di genere in termini di partecipazione alla forza lavoro entro il 2025.

Data la gravità di questa situazione, l’economia globale ha bisogno di investimenti per una ripresa incentrata sulla persona, che rafforzi le capacità delle persone di beneficiare del cambiamento, rafforzi le istituzioni del lavoro in modo che tutti siano adeguatamente protetti, e aumenti i posti di lavoro del futuro, garantendo il lavoro dignitoso per tutti”

Guy Ryder, Direttore Generale dell’OIL
Secondo le stime dell’OIL, nel terzo trimestre del 2020 l’equivalente di 345 milioni di posti di lavoro a tempo pieno sono andati persi a livello globale a causa della pandemia. L’equivalente di ben 225 milioni di posti di lavoro a tempo pieno sono andati perduti nei soli paesi del G20 nel terzo trimestre del 2020. I giovani sono stati maggiormente colpiti dalla crisi.

Ryder, pertanto, ha accolto con favore l’approvazione da parte dei leader del G20 della Tabella di marcia del G20 per i giovani per il 2025. Questa Tabella di marcia mira a ridurre del 15 per cento  entro il 2025 il numero di giovani maggiormente a rischio di esclusione permanente dal mercato del lavoro.

“Data la gravità di questa situazione, l’economia globale ha bisogno di investimenti per  una ripresa incentrata sulla persona, che rafforzi le capacità delle persone di beneficiare del cambiamento, rafforzi le istituzioni del lavoro affinché tutti siano adeguatamente protetti, e i crei lavoro, garantendo  un futuro dignitoso del  lavoro dignitoso per tutti”, ha dichiarato Ryder.