Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Partenariato tra Ufficio Internazionale del Lavoro e Ferrero per eliminare il lavoro minorile in Turchia

Ferrero sostiene l’OIL nella lotta per l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile nel settore dell’agricoltura in Turchia.

Comunicato stampa | 20 novembre 2020
In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre e dell’anniversario dalla Dichiarazione universale dei Diritti del fanciullo, l’OIL e Ferrero hanno lanciato un’iniziativa per l’eliminazione del lavoro minorile in Turchia.

L’azienda multinazionale italiana del cioccolato e dei prodotti di pasticceria sosterrà — con un contributo di 4 milioni di dollari — la realizzazione di un progetto pluriennale nelle province turche di Trabzon, Zonguldak e Şanlıurfa che mira ad affrancare i bambini dal lavoro minorile. Nell’ambito di questo partenariato pubblico-privato, l’OIL lavorerà a fianco dei suoi costituenti tripartiti mettendo a disposizione esperienza e buone pratiche per combattere il lavoro minorile, in particolare nella filiera della nocciola, e per favorire l’accesso all’istruzione e formazione dei bambini e adolescenti. L’obiettivo del progetto è di rafforzare la capacità dei responsabili delle politiche per adottare misure e politiche per contrastare le forme peggiori di lavoro minorile, in linea con le azioni messe in campo da tempo dall’OIL nel settore dell’agricoltura in Turchia.

Nonostante il progresso raggiunto negli ultimi decenni, il lavoro minorile continua a rappresentare una realtà pervasiva in molte parti del mondo e si è ulteriormente inasprito nel contesto dell’attuale pandemia del coronavirus. L’OIL stima che nel mondo siano ancora 152 milioni i bambini coinvolti in forme di lavoro minorile. Metà di essi — 73 milioni — sono costretti in attività pericolose che mettono a rischio la salute, la sicurezza e il loro sviluppo psico-fisico e morale. Il lavoro minorile — anche nelle sue forme estreme — continua ad essere presente anche in Italia. Secondo un’indagine condotta nel 2013 da Save the Children in collaborazione con l’OIL, in Italia il numero di bambini e adolescenti che sono vittime di lavoro minorile è stata stimato intorno a 360.000.

Porre fine al lavoro minorile è possibile. Attraverso l’adozione di norme internazionali sul lavoro, l’OIL promuove la protezione di minori e adolescenti e chiede ai governi l’adozione di interventi mirati per l’eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile e la proibizione, attraverso procedure d’urgenza, delle sue forme peggiori. Oltre alla Convenzione ILO n. 138 sull’età minima per l’ammissione al lavoro — che fissa l’età minima in cui i bambini possono essere legalmente impiegati in attività lavorative — la Convenzione dell’ILO n. 182 del 1999 sulle peggiori forme di lavoro minorile afferma la necessità e l’urgenza di adottare delle strategie di azione per eliminare, con priorità assoluta, le peggiori forme di lavoro minorile. La ratifica universale di quest’ultima Convenzione ha segnato un traguardo storico nella storia dell’Organizzazione perché è la prima Convenzione ad essere ratificata da tutti gli Stati membri. Oltre all’attività normativa, l’OIL ha avviato uno dei più grandi programmi di cooperazione tecnica — il Programma internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile e del lavoro forzato (IPEC+) — per supportare i suoi Membri nelle iniziative di affrancamento dal lavoro minorile di oltre un milione di bambini e adolescenti, assicurando opportunità educative, di formazione professionali e lavoro dignitose adeguate all’età e sviluppo psico-fisico dei più giovani.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2021 come l’Anno internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile. In questo contesto, l’Organizzazione continuerà a promuovere iniziative e partenariati al fine di intensificare gli sforzi per sradicare il lavoro minorile nel mondo.