Agenda post-2015 per lo sviluppo

Crescita inclusiva e lavoro dignitoso nei nuovi obiettivi di sviluppo

Le Nazioni Unite sono ad un passo dal prendere una decisione sui nuovi obiettivi di sviluppo che andranno a sostituire gli Obiettivi di sviluppo del millennio (Millennium Development Goals - MDGs).

Comunicato stampa | 21 luglio 2014
Le Nazioni Unite sono ad un passo dal prendere una decisione sui nuovi obiettivi di sviluppo che andranno a sostituire gli Obiettivi di sviluppo del millennio (Millennium Development Goals - MDGs). Dopo sedici mesi di lavori, l’Open Working Group (OWG) on Sustainable Development Goals ha adottato per acclamazione 17 obiettivi che saranno sottoposti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel mese di settembre. Inizierà così l’ultima fase delle negoziazioni che condurranno all’adozione dell’Agenda di sviluppo delle Nazioni Unite nel 2015.

La proposta include l’obiettivo «promuovere una crescita economica sostenuta, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e lavoro dignitoso per tutti». Secondo Jane Stewart, Rappresentante speciale dell’ILO presso le Nazioni Unite, «È importante coniugare il lavoro dignitoso e la crescita inclusiva in un unico obiettivo. Per essere inclusiva e sostenibile, la crescita economica deve necessariamente creare un’occupazione dignitosa».

Secondo stime dell’ILO, sono necessari circa 670 milioni di posti di lavoro nei prossimi 15 anni per rispondere all’aumento della forza lavoro e contenere la disoccupazione. Il documento dell’OWG fa riferimento al Patto Globale per l’Occupazione dell’ILO come strumento per rispondere a questa sfida e per realizzare gli altri target.

Al fine di realizzare l’obiettivo del lavoro dignitoso per tutti, l’OWG propone altri target ambiziosi e con una precisa scadenza da raggiungere entro il 2030. In particolare, si chiede alla comunità internazionale di «raggiungere un’occupazione piena e produttiva e il lavoro dignitoso per tutte le donne e gli uomini entro il 2030, compresi i giovani e le persone con disabilità, e parità retributiva per lavoro di pari valore». Per raggiungere questo target, sarà necessario un maggiore impegno per ridurre l’ampio numero di lavoratori poveri, per aumentare il tasso di occupazione femminile, giovanile e delle persone con disabilità, per promuovere il lavoro formale e ridurre il gap salariale di genere.

Un’attenzione speciale è riservata anche alla questione dei giovani. L’OWG chiede un’azione incisiva per ridurre in maniera significativa la percentuale di giovani che non lavorano, non studiano e non frequentano corsi di formazione (NEET) e per aumentare il numero di giovani e di adulti qualificati che possiedono le competenze tecniche e professionali sufficienti in vista dell'occupazione, del lavoro dignitoso e dell'imprenditorialità. Per rispondere a queste sfide, l’OWG suggerisce lo sviluppo e l’attuazione di una strategia globale per l’occupazione giovanile entro il 2020.

Il rapporto propone anche un target sull’eliminazione del lavoro forzato e del lavoro minorile entro il 2025. Secondo l’ILO, a livello globale ci sono ancora 168 milioni di minori lavoratori e 21 milioni di vittime di lavoro forzato e, se si vogliono raggiungere questi obiettivi entro la data proposta, è necessario raddoppiare gli sforzi.

Un altro tema centrale tra i target proposti dall’OWG è quello della protezione di diritti del lavoro e della promozione di luoghi di lavoro salubri e sicuri. Ogni anno, incidenti sul lavoro e malattie professionali provocano circa 2 milioni di vittime per un costo per l’economia globale del 4 per cento del PIL, pari a circa 1.250 miliardi di dollari.

Infine, l’OWG propone anche l’attuazione di sistemi nazionali di protezione sociale adeguati, inclusi i sistemi di protezione sociale di base, in quanto rappresentano un target indispensabile all’interno del più ampio obiettivo sulla riduzione della povertà e la promozione dell’uguaglianza. Secondo l’ILO, solo il 27 per cento della popolazione globale ha accesso a sistemi di protezione sociale. La Raccomandazione dell’ILO n. 202 sui sistemi di protezione sociale di base è oggi uno strumento che gode di un ampio sostegno per orientare l’attuazione di questo target inteso ad estendere la protezione sociale per tutti.

Durante le negoziazioni, l’ILO ha fornito la sua assistenza tecnica al processo attraverso il Technical Support Team delle Nazioni Unite, che chiede regolarmente pareri tecnici alle Agenzie delle Nazioni Unite. Le discussioni sull’agenda di sviluppo post 2015 delle Nazioni Unite continueranno fino a settembre 2015 quando l’Assemblea Generale adotterà la versione finale del nuovo programma di sviluppo.