Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro
ILO: urgente un’azione globale per combattere le malattie professionali
Secondo un nuovo rapporto dell’ILO, la prevenzione è fondamentale per contrastare il crescente numero di malattie professionali, causa di oltre 2 milioni di vittime ogni anno.
© Gianluigi Guercia / AFP |
«La vita umana: questo è il prezzo finale pagato a causa delle malattie professionali. Queste malattie impoveriscono i lavoratori e le loro famiglie ed hanno ripercussioni su comunità intere che perdono i propri lavoratori più produttivi», ha dichiarato il Direttore Generale dell’ILO, Guy Ryder in un messaggio per la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. «Le malattie professionali riducono la produttività delle imprese e contribuiscono ad aumentare i costi sanitari dello Stato. Inoltre, laddove la protezione sociale è debole o assente, molti lavoratori e le loro famiglie non hanno le cure e il sostegno necessari».
Il leader dell’Organizzazione Internazionale degli Imprenditori (IOE), Brent Wilton, ha dichiarato «L’ILO può guidare uno sforzo concertato e globale per rispondere alle sfide in materia di salute e sicurezza mettendo a disposizione informazioni attraverso un sito web facilmente accessibile dagli attori dei luoghi di lavoro, dai centri di prevenzione e di cura, dalle organizzazioni di datori di lavoro e dai sindacati, nonché dalle autorità competenti per il rispetto della normativa e dagli ispettorati del lavoro. Abbiamo l’opportunità per far in modo che, grazie alla condivisione di esperienze, i paesi siano meglio attrezzati per evitare i comuni rischi legati alla salute e alla sicurezza».
Sharan Burrow, Segretario Generale della Confederazione sindacale internazionale (ITUC-CSI), ha dichiarato: «Le nostre società non devono accettare che i lavoratori corrano il rischio di ammalarsi per guadagnarsi da vivere. E non dobbiamo dimenticare che le malattie professionali rappresentano un peso enorme per famiglie e spesa pubblica, un peso che può essere evitato. Mettere a frutto le conoscenze dei lavoratori, sostenuti dai loro sindacati, è fondamentale per prevenire i decessi e le malattie. La protezione deve essere intensificata, anche attraverso il rispetto del diritto dei lavoratori alla rappresentanza sindacale, nonché attraverso la legislazione nazionale e l’attuazione delle norme e delle indicazioni dell’ILO».
Secondo il Rapporto dell’ILO, La Prevenzione delle malattie Professionali pubblicato in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro del 28 aprile, nonostante le malattie professionali uccidano 6 volte di più degli incidenti sul lavoro, esse vengono ampiamente sottovalutate. Su 2,34 milioni di decessi l’anno legati al lavoro, la maggioranza — circa 2,02 milioni — sarebbero causati da malattie professionali, pari ad una media giornaliera di 5.500 morti. Inoltre, secondo le stime dell’ILO, ogni anno sarebbero 160 milioni i casi di malattie professionali non mortali.
Dobbiamo fissare degli obiettivi chiari in materia di salute e sicurezza, stabilire un piano d’azione e, ancora più importante, dobbiamo agire” Guy Ryder |
Le malattie professionali rappresentano dei costi enormi, per i lavoratori e le loro famiglie, ma anche per lo sviluppo socio-economico. Secondo una stima dell’ILO, gli incidenti sul lavoro e le malattie professionali causano una perdita del 4% del PIL ogni anno, ovvero circa 2.800 miliardi di dollari americani, in costi diretti e indiretti determinati da malattie e infortuni sul lavoro.
Disporre di dati affidabili è fondamentale in quanto costituiscono la base per una strategia di prevenzione efficace. Inoltre, a livello globale, più della metà di tutti i paesi non forniscono statistiche sulle malattie professionali. Solo pochi paesi raccolgono dati disaggregati per sesso. Questo rende difficile non solo l’identificazione di incidenti e malattie professionali che interessano donne e uomini, ma ostacolano l’elaborazione di strumenti di prevenzione efficaci per tutti.
«Ridurre in modo significativo l’incidenza delle malattie professionali non è semplice. Certo può non essere facile e non avverrà da un giorno all’altro, ma sicuramente è possibile fare dei progressi. Noi dobbiamo dunque fissare, nei nostri rispettivi ambiti di responsabilità, degli obiettivi chiari in materia di salute e sicurezza, dobbiamo stabilire un piano d’azione e, ancora più importante, dobbiamo agire e perseverare finché, tutti insieme, non riusciremo ad invertire il corso di questa epidemia e a far progredire realmente questa dimensione del lavoro dignitoso» ha concluso Ryder.
Salute e sicurezza sul lavoro: dati e statistiche |
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