Guy Ryder: I diritti del lavoro sono essenziali per la ripresa economica

Il nuovo Direttore Generale dell’ILO, ufficialmente in carica a partire da oggi, parla delle principali sfide che il mondo del lavoro e l’ILO si trovano ad affrontare.

Comunicato stampa | 1 ottobre 2012
GINEVRA (ILO News) – Il nuovo Direttore Generale dell’ILO, Guy Ryder, ha indicato che per uscire dalla crisi economica e dell’occupazione le norme internazionali del lavoro devono essere preservate e promosse.

Nella sua prima dichiarazione come nuovo Direttore, Ryder ha sottolineato l’importanza dei diritti del lavoro ed ha riconosciuto che se la priorità per i disoccupati è quella di trovare un lavoro, altrettanto importante è la qualità dell’impiego, non solo per gli individui ma per l’intera economia mondiale.

«I diritti del lavoro sono essenziali per la ripresa. Credo che non dovremmo far passare il messaggio per cui creare più posti di lavoro significa rinunciare alle norme internazionali del lavoro», ha dichiarato.

Guy Ryder ha ricordato le statistiche secondo le quali la metà delle famiglie povere in Europa dipende dal reddito di un solo lavoratore per famiglia. Questa situazione, ha dichiarato, evidenzia la necessità di creare più posti di lavoro di qualità.

«Le norme stabiliscono le regole del gioco dell’economia mondiale e ricoprono un ruolo essenziale per uscire da questa crisi».

Con 200 milioni di disoccupati in tutto il mondo, ha affermato, l’obiettivo primario delle politiche nazionali e internazionali deve essere la creazione di occupazione se si vuole uscire dalla crisi economica globale. Ma, ha avvertito, le soluzioni alla crisi devono essere oggetto di negoziazione e di accordo come parte del processo di dialogo sociale.

«L’ILO può essere molto utile a questo riguardo. Quando le persone si riuniscono per trovare soluzioni che ri chiedono sofferenze e sacrifici, sono più disposte a sopportare questo pesante carico se coinvolte nella ricerca di un accordo, piuttosto che subire semplicemente le decisioni prese da altri».

«Questa crisi deve essere affrontata per come si presenta, ovvero a livello globale. Dobbiamo elaborare soluzioni globali. D’altronde non esistono soluzioni nazionali sostenibili ad una crisi mondiale», ha precisato.

Occupazione giovanile


Ryder ha ricordato la grave situazione della disoccupazione giovanile ed ha precisato che la questione deve essere oggetto di un’attenzione speciale se si vogliono trovare soluzioni. Ad oggi, sono 75 milioni i giovani senza lavoro nel mondo.

«È dimostrato che se un giovane resta disoccupato per un anno o più all’inizio della sua carriera lavorativa, questo inciderà su tutta la sua vita professionale. Dobbiamo quindi agire il prima possibile, a partir e da ora, e dare la priorità ai giovani».

I sistemi di garanzia per i giovani che offrono esperienza professionale o vanno a rafforzare la formazione devono essere considerati come una delle strade percorribili per affrontare il problema, ha suggerito il Direttore Generale.

«Sembra costoso? È alla nostra portata! È un investimento, non un costo. E costituisce una delle priorità alle quali l’ILO rivolgerà tutta la sua attenzione nei prossimi mesi perché si tratta di una situazione di emergenza», ha concluso.