Il Direttore Generale dell’ILO elogia la creazione della nuova federazione sindacale mondiale che rappresenta 166 milioni di lavoratori

Juan Somavia, Direttore Generale dell’ILO, ha oggi esortato la nuova Confederazione sindacale internazionale che raggruppa 166 milioni di rappresentanti a cogliere l’opportunità, offerta dal tripartitismo, di trasformare l’Agenda del Lavoro Dignitoso dell’ILO da obiettivo mondiale a realtà nazionale.

Comunicato stampa | 1 novembre 2006

VIENNA (Notizie dall’ILO) – Juan Somavia, Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), ha oggi esortato la nuova Confederazione sindacale internazionale che raggruppa 166 milioni di rappresentanti a cogliere l’opportunità, offerta dal tripartitismo, di trasformare l’Agenda del Lavoro Dignitoso dell’ILO da obiettivo mondiale a realtà nazionale.

Juan Somavia ha dichiarato che la costituzione della nuova Confederazione sindacale internazionale (CIS-ITUC), che lavorerà per rafforzare l’ILO e le altre organizzazioni regionali ed internazionali nella realizzazione del lavoro dignitoso, aiuterà « a creare un nuovo contratto sociale mondiale di cui abbiamo urgente bisogno ».

« Il fronte degli sforzi per garantire che i lavoratori abbiano voce nella transizione verso le nuove realtà globali, resta nazionale, se non locale. In ogni caso, la globalizzazione ha reso le norme internazionali sul lavoro stabilite dall’ILO ancor più necessarie », ha continuato nel suo discorso al congresso per la presentazione dell’ITUC.

Juan Somavia ha poi invitato la nuova Confederazione a sviluppare un dialogo con le organizzazioni datoriali internazionali per sostenere i nuovi programmi nazionali dell’ILO sul lavoro dignitoso, che ambiscono a dimezzare entro il 2015 la povertà tramite la creazione di opportunità di lavoro dignitoso.

L’ITUC è composta dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi (CISL Internazionale - ICFTU), dalla Confederazione Mondiale del Lavoro (WCL) e altre otto organizzazioni sindacali nazionali che, per la prima volta, saranno affiliate ad un’organizzazione mondiale. I responsabili hanno affermato che la nuova federazione sindacale è stata creata per dare più voce ai lavoratori nell’affrontare le sfide della globalizzazione e permettere al movimento sindacale di restare « un attore chiave in un clima economico che sta creando più perdenti che vincitori ».

Somavia ha anche chiesto ai sindacati di mettersi a capo di un nuovo movimento mondiale per il lavoro dignitoso, sottolineando che « il lavoro organizzato può rappresentare una base particolarmente solida per le grandi campagne sociali. »

La proposta di un movimento mondiale per il lavoro dignitoso è una della cinque sfide per la CIS e per l’ILO che Somavia ha evidenziato nel suo discorso. Queste sfide includono: i frutti della crescita economica devono essere condivisi in modo equo attraverso l’aumento di opportunità di lavoro dignitoso; il rafforzamento del sistema normativo dell’ILO è fondamentale per affrontare i nuovi sistemi produttivi mondiali; la necessità di rafforzare il tripartitismo ed il dialogo sociale rimane una priorità da affrontare per la CIS e per l’ILO; e, infine, l’ILO e la CIS devono persistere nel loro impegno a favore del diritto dei lavoratori di organizzarsi, in particolare nell’economia informale.

« Creare dei sindacati dei lavoratori nell’economia informale è un diritto fondamentale » ha affermato Somavia. « Nei paesi in via di sviluppo, i sindacati sono vettori di sviluppo locale, poiché consentono a intere comunità di incrementare la produttività, migliorare i redditi e le condizioni di lavoro, nonché la qualità di prodotti e servizi ».

Dopo aver fatto notare che la storia dello sviluppo internazionale dei sindacati è « intrecciata con la storia dell’ILO », Juan Somavia si è anche impegnato affinché l’ILO continui a cooperare con la CIS per « fare tutto il possibile per proteggere i rappresentanti sindacali dalle intimidazioni, anche le peggiori », e ha dichiarato: « Come ho già detto altre volte, la distanza che mi separa da un sindacalista in pericolo è quella di una telefonata. »

Somavia ha infine menzionato esempi in Polonia, Indonesia, Sud Africa, Turchia e nel suo paese, il Cile, dove i sindacati hanno lottato per la conquista della libertà e della giustizia, ed ha elogiato il lavoro dei sindacalisti in Belarus, Myanmar, Zimbabwe e Nepal.

« Le forze politiche, gli attori dello sviluppo sociale, le voci della società civile, le organizzazioni internazionali si stanno riunendo attorno all’importanza del lavoro dignitoso per avere una vita dignitosa », ha concluso. « Il movimento ed il momento sono arrivati ».