Giornata internazionale delle persone disabili. L’ILO richiede più impegno per integrare i disabili nel mondo del lavoro

Secondo un nuovo rapporto dell’ILO, pubblicato il 3 dicembre in occasione della Giornata internazionale delle persone disabili, nonostante i progressi apprezzabili a favore di un miglioramento della qualità di vita delle persone disabili, è necessario un maggiore impegno per eliminare del tutto le barriere che ancora impediscono a milioni di loro di lavorare e contribuire allo sviluppo economico e sociale.

Comunicato stampa | 3 dicembre 2007

GINEVRA (Notizie dall’ILO) – Secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), pubblicato il 3 dicembre in occasione della Giornata internazionale delle persone disabili, nonostante i progressi apprezzabili a favore di un miglioramento della qualità di vita delle persone disabili, è necessario un maggiore impegno per eliminare del tutto le barriere che ancora impediscono a milioni di loro di lavorare e contribuire allo sviluppo economico e sociale.

Il nuovo rapporto, intitolato The right to decent work of persons with disabilities (« Il diritto delle persone disabili ad un lavoro dignitoso »), evidenzia come sia necessario un impegno sostanziale e costante, non soltanto a favore dell’inserimento delle persone disabili nel mercato del lavoro, nello sviluppo rurale e nei programmi di riduzione di povertà, ma anche per realizzare gli Obiettivi del Millennio che mirano a dimezzare la povertà mondiale entro il 2015.

L’ILO stima che circa 650 milioni di persone — ovvero una su dieci nel mondo — ha una disabilità e, di queste, circa 470 milioni sono in età lavorativa. Alcuni lavorano con successo e sono completamente integrati nella società, ma i disabili come gruppo in generale risentono di livelli sproporzionati di povertà e disoccupazione.

« C’è una stretta relazione fra disabilità e povertà », fa sapere il rapporto ILO, aggiungendo che l’80 per cento di tutte le persone disabili si trovano nei paesi in via di sviluppo. Di questi, circa 426 milioni vivono sotto la soglia di povertà e spesso rappresentano dal 15 al 20 per cento dei poveri più vulnerabili ed emarginati di tali paesi1.

« L’obiettivo principale dell’ILO è che tutti abbiano un lavoro dignitoso, anche le persone disabili » ha dichiarato il Direttore Generale dell’ILO, Juan Somavia. « Promuovere i diritti e la dignità delle persone disabili, significa arricchire gli individui, le società e le economie ».

Il rapporto ILO cita alcuni studi della Banca Mondiale, secondo cui l’emarginazione dei disabili dal mercato del lavoro causa all’economia globale una perdita annua del PIL valutata fra circa 1 370 e 1 940 miliardi di dollari. Per questa ragione, secondo il Dipartimento competenze e idoneità al lavoro dell’ILO, « dare un lavoro dignitoso alle persone disabili ha un valore non solo sociale, ma anche economico ».

Il nuovo rapporto illustra i problemi che le persone disabili devono affrontare nel mondo del lavoro: si devono accontentare di un livello inferiore e di una bassa retribuzione; sono poco rappresentati agli alti livelli; affrontano problemi di accesso fisico al posto di lavoro e ai trasporti; rischiano di perdere il diritto all’assegno di invalidità quando intraprendono un nuovo lavoro; possono essere oggetto di pregiudizi da parte di colleghi, datori di lavoro e dell’ambiente lavorativo in generale. Inoltre, le persone disabili soffrono anche di un tasso di disoccupazione più elevato, mentre i loro stipendi sono più bassi della media.

« Tutto questo non indica che non ci siano stati miglioramenti » dice il rapporto ILO. « Lo sviluppo delle legislazioni nazionali anti-discriminazione negli ultimi anni è incoraggiante, anche se l’approvazione di una legge non garantisce necessariamente la sua applicazione. L’azione degli organismi internazionali e dell’ILO a sostegno di pari opportunità e trattamento occupazionale ha portato portando progressi effettivi a favore dell’integrazione lavorativa e sociale delle persone disabili ».

Sempre secondo l’ILO, la nuova Convenzione ONU sui Diritti delle Persone Disabili, adottata a dicembre dell’anno scorso, rafforzerà ulteriormente le politiche nazionali ed internazionali sulle disabilità e fornirà un nuovo slancio contro la discriminazione e a favore dell’integrazione delle persone disabili. I principi della Convenzione ONU sono conformi agli standard ILO di settore, come la Convenzione n. 159 sul reinserimento professionale e l’occupazione (persone disabili).

La Convenzione n. 159, ratificata da 80 paesi, richiede che le organizzazioni di lavoratori e datori di lavoro, ma anche quelle che rappresentano le persone disabili, siano consultate durante la definizione di politiche per il reinserimento professionale e occupazionale. Il coinvolgimento di tutte le parti interessate ha avuto un particolare risalto nella nuova Convenzione ONU.

Il rapporto dell’ILO conclude ricordando che, oltre alle misure anti-discriminazione dei governi, anche i datori di lavoro e i sindacati svolgono un ruolo importante nel gestire le politiche per le persone disabili sul posto di lavoro.