La Bachelet sostiene l’importanza della Protezione Sociale di base per affrontare le crescenti rivendicazioni sociali

Il Presidente del Gruppo consultivo sulla Protezione Sociale di base e Direttore Esecutivo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per le donne (UN Women), Michelle Bachelet, ha dichiarato che l’istituzione di sistemi di protezione sociale di base può fornire una risposta efficace alle rivendicazioni di giustizia sociale che si stanno moltiplicando in numerosi paesi.

Comunicato stampa | 21 marzo 2011

Ginevra (ILO News) – Il Presidente del Gruppo consultivo sulla Protezione Sociale di base e Direttore Esecutivo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per le donne (UN Women), Michelle Bachelet, ha dichiarato che l’istituzione di sistemi di protezione sociale di base può fornire una risposta efficace alle rivendicazioni di giustizia sociale che si stanno moltiplicando in numerosi paesi.

La Bachelet, ex-presidente del Cile, ha avvertito che, malgrado i progressi compiuti negli ultimi decenni, 1,44 miliardi di persone nel mondo vivono ancora oggi con meno di 1,25 dollari al giorno e quasi un terzo della popolazione mondiale, pari a 1,75 miliardi di individui, si trova ad affrontare una povertà “multidimensionale”, con privazioni in termini di salute, opportunità economiche e standard di vita. Parallelamente, circa il 75% della popolazione mondiale non gode di una sicurezza sociale adeguata.

“Tutti questi indicatori rappresentano un obbligo sociale che minaccia la stabilità politica ed indebolisce la prosperità economica”, ha dichiarato la Bachelet di fronte ad un gruppo di esperti internazionali in materia di protezione sociale. “Attualmente le tensioni sociali che sembra si stiano diffondendo e intensificando sempre più sono l’espressione più evidente di questo obbligo. Il susseguirsi delle rivolte popolari in Nord Africa e Medio Oriente ne è di certo un chiaro esempio, che rivela un desiderio legittimo di opportunità economiche, giustizia sociale e protezione sociale”.

“La creazione di sistemi di protezione sociale di base può rappresentare in molti paesi una risposta alle richieste di coesione sociale, stabilità politica e forte crescita economica”, ha aggiunto la Bachelet. “Si tratta di una soluzione fattibile e sostenibile, che corrisponde pienamente alla realtà del nostro tempo, in cui alcuni paesi devono affrontare crescenti disordini sociali ed una ripresa economica lenta”.

La Bachelet è stata il relatore principale di un workshop consultivo sui sistemi di protezione sociale di base organizzato presso l’Ufficio Internazionale del Lavoro. Inoltre, si trovava a Ginevra per presiedere il secondo incontro del Gruppo consultivo sulla Protezione Sociale di base.

La Protezione Sociale di base si compone di un insieme di diritti e trasferimenti sociali minimi, nonché di servizi essenziali in materia di occupazione, salute, acqua e sanità, nutrizione, istruzione e sostegno familiare, volti a proteggere, rafforzare ed aiutare i segmenti più poveri e vulnerabili della società ad uscire dalla povertà. Queste politiche sociali devono rientrare in un approccio coerente ed integrale che tenga conto dell’intero ciclo di vita degli individui, e devono concentrarsi in modo particolare sulle categorie più vulnerabili, fra cui donne, minori e giovani.

Secondo la Bachelet, la crisi economica mondiale ha dimostrato che i paesi che avevano investito ed hanno continuato ad investire nella spesa sociale anche durante la recessione hanno reagito meglio rispetto a coloro che hanno optato per i tagli nella spesa pubblica.

“Al di là delle ripercussioni sociali, i fatti hanno dimostrato l’efficacia delle politiche di protezione sociale nell’accrescere la partecipazione al mercato del lavoro sia per gli uomini che per le donne, e nell’incoraggiare una maggiore assunzione dei rischi da parte delle imprese; tutto ciò può contribuire ad una migliore performance macroeconomica d’insieme e ad una maggiore competitività” ha dichiarato.

La Bachelet ha, inoltre, invitato la comunità internazionale, ed in particolare il G20, a sostenere l’introduzione della Protezione Sociale di base in quanto strumento per affrontare gli squilibri che hanno condotto alla crisi economica mondiale e che sono presenti ancora oggi.

“Troppi sforzi sono stati dedicati alle discussioni su come risolvere gli squilibri mondiali attraverso meccanismi valutari, finanziari e monetari”, ha detto. “Poca attenzione è stata dedicata, invece, alle strategie guidate dai redditi e incentrate sugli individui, sulle imprese e sui problemi dell’economia reale. Forse è tempo per il G20 di concentrarsi sulle questioni che riguardano le persone, come l’occupazione, la protezione sociale e l’indipendenza delle donne”.

La Bachelet ha chiesto che i sistemi di protezione sociale di base siano integrati nel piani di sviluppo nazionali, sottolineando che non si tratta di una soluzione univoca, bensì di un “un approccio flessibile, integrato e graduale che può essere adattato alle circostanze specifiche e alle capacità istituzionali e finanziarie dei singoli paesi”.

La Bachelet ha, inoltre, sottolineato che il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Banca Mondiale, le banche di sviluppo regionale e i donatori internazionali svolgono un ruolo fondamentale nel portare avanti l’iniziativa della Protezione Sociale di base.

“La Protezione Sociale di base rappresenta una strategia assolutamente realistica che può permetterci di migliorare il nostro mondo in modo coerente. Può fornirci una via d’uscita permanente per molte delle crisi economiche e sociali che oggi dobbiamo affrontare. È uno strumento con cui possiamo costruire un futuro in cui prevalgano la giustizia sociale e la prosperità economica sostenibile” ha concluso la Bachelet.