Facciamo gol: eliminiamo il lavoro minorile

A pochi giorni dall’inizio dei Mondiali di calcio in Sud Africa, l’ILO si appresta a celebrare la Giornata Mondiale contro il lavoro minorile del 12 giugno lanciando l’appello urgente “Facciamo gol” per eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016.

Comunicato stampa | 12 giugno 2010

GINEVRA (Notizie dall’ILO) – A pochi giorni dall’inizio dei Mondiali di calcio in Sud Africa, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) si appresta a celebrare la Giornata Mondiale contro il lavoro minorile del 12 giugno lanciando l’appello urgente “Facciamo gol” per eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016.

“Mentre miliardi di persone sono in attesa dell’inizio dei Mondiali di calcio, circa 215 milioni di bambini sono costretti a lavorare per poter sopravvivere. Per questi bambini l’istruzione e il gioco sono un lusso. I progressi raggiunti stanno rallentando e l’obiettivo di eliminare le peggiori forme di lavoro entro il 2016 è a rischio. Dobbiamo ritrovare lo slancio necessario. Prendiamo ispirazione dai Mondiali di calcio e affrontiamo questa sfida con l’energia, la strategia adeguata e la determinazione necessaria per mettere a segno questo gol”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’ILO Juan Somavia.

Per celebrare la Giornata Mondiale saranno organizzati eventi in oltre 60 paesi, a cui parteciperanno governi, datori di lavoro, lavoratori e numerose organizzazioni delle Nazioni Unite, non governative e della società civile[nota 1]. La lista degli eventi include, fra gli altri, dibattiti politici ad alto livello, partite di calcio e altre iniziative sportive, dibattiti pubblici, eventi mediatici, campagne di sensibilizzazione, spettacoli culturali e altre attività pubbliche. Numerose manifestazioni promuoveranno, inoltre, la campagna Cartellino rosso al lavoro minorile, iniziativa lanciata dall’ILO che prevede la pubblicazione di un kit informativo realizzato in collaborazione con la FIFA e che mira a utilizzare il calcio come canale per sostenere i progetti sull’eliminazione del lavoro minorile.

L’11 giugno a Ginevra, la Conferenza Internazionale del Lavoro dell’ILO discuterà il nuovo Rapporto globale dell’ILO sul lavoro minorile. Lo stesso giorno centinaia di studenti delle scuole locali celebreranno la Giornata Mondiale partecipando all’evento “Solidarietà tra i bambini” organizzato, in collaborazione con l’ILO, dall’associazione “Le respect, ça change la vie” nella Place des Nations . I bambini e le autorità locali si riuniranno intorno a un pallone da calcio per “fare gol contro il lavoro minorile” e dare un “cartellino rosso” a questo fenomeno.

La Giornata Mondiale si celebra a un mese dalla Conferenza mondiale sul lavoro minorile convocata a L’Aia dal governo dei Paesi Bassi, durante la quale 450 delegati provenienti da 80 paesi hanno adottato una Tabella di Marcia per accelerare i progressi verso l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016. La Tabella di Marcia stabilisce una serie di linee guida e di misure che i governi, le parti sociali (lavoratori e datori di lavoro), la società civile, le organizzazioni non governative e le organizzazioni regionali e internazionali dovranno mettere in atto.

L’accordo sulla tabella di Marcia è stato raggiunto all’indomani del lancio del Rapporto Globale dell’ILO che avvertiva che gli sforzi per contrastare il lavoro minorile hanno subito un rallentamento e chiede maggiore impegno per “ridare vigore” alla campagna globale contro questo fenomeno altrimenti l’obiettivo del 2016 non sarà raggiunto.

Questo obiettivo è stato fissato nel 2006 quando le tendenze positive descritte nel precedente rapporto Globale facevano supporre la possibilità di eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016.

[nota 1] Le dichiarazioni di sostegno alla Giornata Mondiale contro il lavoro minorile rilasciate dal Coordinatore tra Agenzie sull’Educazione ai Diritti Umani nel Sistema Scolastico delle Nazioni Unite (UNIACC) e dell’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout sono disponibili sul sito di IPEC.