Oltre il 70% dei lavoratori non ha protezione sociale

La crisi economica mondiale ci ha improvvisamente ricordato l’importanza dei sistemi di assicurazione per la disoccupazione. Ma in realtà meno della metà dei quasi 200 paesi monitorati dall’ILO offre questo tipo di protezione.

Analisi | 14 novembre 2012
Ginevra (ILO News) — Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), in tutto il mondo, oltre il 70% dei lavoratori non ha accesso ad una assicurazione per la disoccupazione. Dei 198 paesi monitorati dall’ILO, per la maggior parte a reddito medio o alto, solo 72 prevedono forme di questo tipo .

La percentuale di lavoratori privi di qualsiasi sicurezza del reddito è anche superiore (86%) se vengono inclusi quei lavoratori che non hanno versato contributi sufficienti da garantirgli un sussidio di disoccupazione. Molti dei sistemi di assicurazione per la disoccupazione esistenti sono infatti di tipo contributivo.

Oltre l’86% dei quasi 40 milioni di persone uscite dal mercato del lavoro a partire dal 2008 si ritrova all’improvviso senza un reddito regolare”.
«Ciò significa che oltre l’86% dei quasi 40 milioni di persone uscite dal mercato del lavoro a partire dal 2008 si ritrova all’improvviso senza un reddito regolare», ha affermato Florence Bonnet, esperta di protezione sociale all’ILO.

I giovani sono particolarmente colpiti. Coloro che perdono il lavoro poco dopo essere entrati nel mercato del lavoro non hanno generalmente avuto il tempo di pagare contributi sufficienti a garantire loro un sussidio di disoccupazione. Solo 16 paesi forniscono un sostegno al reddito ai giovani disoccupati alla ricerca di un primo posto di lavoro.

Enormi differenze tra regioni

La copertura dell’assicurazione per la disoccupazione si differenzia da regione a regione. La percentuale di disoccupati che percepisce un sussidio di disoccupazione può andare dall’80% e più in Europa Occidentale, America del Nord, Europa Centrale e Orientale, a meno del 10% in Africa. Questa percentuale scende sotto il 40% in America Latina e Caraibi, e sotto il 20% in Medio Oriente e Asia.

Infatti, queste variazioni rispecchiano le differenti percentuali rappresentate dall’occupazione formale nei vari paesi sul totale dell’occupazione.

I sussidi di disoccupazione hanno reso anche più facile la ricerca di un nuovo lavoro da parte dei disoccupati”
«Con l’aumento dei livelli di sviluppo economico, diversi paesi a reddito medio hanno capito che era necessario introdurre sistemi di protezione contro la disoccupazione per agevolare le transizioni economiche strutturali e fare fronte alle crisi», ha dichiarato Florence Bonnet. È il caso della Repubblica di Corea: il paese ha introdotto l’assicurazione in caso di disoccupazione nel 1995, poco prima della crisi finanziari asiatica nel 1997. «Il sistema ha anche aiutato il paese a ridurre in modo più sistematico e più efficace gli effetti negativi della recente crisi economica mondiale», ha aggiunto Bonnet.

L’assicurazione contro la disoccupazione come strumento per gestire la crisi

Secondo Florence Bonnet, l’assicurazione per la disoccupazione ha giocato un ruolo fondamentale non solo in Corea del Sud.

«I paesi dotati di sistemi di protezione contro la disoccupazione o simili, soprattutto se associati a politiche attive del mercato del lavoro, hanno potuto reagire alla crisi più rapidamente e in modo più efficace rispetto ai paesi sprovvisti di tali stabilizzatori automatici», ha spiegato Bonnet. «I sussidi di disoccupazione hanno reso anche più facile la ricerca di un nuovo lavoro da parte dei disoccupati».

Nei paesi maggiormente sviluppati, i sistemi di protezione per la disoccupazione hanno aiutato molti lavoratori e datori di lavoro ad adattarsi al calo repentino della domanda, permettendo di garantire i redditi e di mantenere il livello dei consumi. La Germania e l’Austria sono buoni esempi. Hanno anche agevolato la ripresa economica attraverso una combinazione tra assicurazione sociale e sistemi di assistenza sociale.

Più recentemente, paesi come la Thailandia e il Vietnam hanno iniziato a fornire questo tipo di protezione ad alcuni gruppi di lavoratori. Anche se la ricaduta sul rilancio della domanda globale rimane finora limitata, l’impatto di questo provvedimento sui lavoratori interessati è stato significativo.

Sistemi di protezione sociale di base

Nel giugno 2012, la Conferenza Internazionale del Lavoro dell’ILO ha adottato la Raccomandazione (n. 202) sui sistemi di protezione sociale di base, che richiede a tutti i paesi membri dell’ILO di offrire, come una delle garanzie fondamentali di sicurezza sociale, una sicurezza di base in materia di reddito a tutti coloro che ne hanno bisogno. La garanzia dovrebbe assicurare almeno una soglia minima definita a livello nazionale per le persone non in grado di percepire un reddito sufficiente, in particolare quelle che non riescono a trovare un lavoro sufficientemente remunerato. Il sussidio può essere erogato in diversi modi: sotto forma di assicurazione o di assistenza per la disoccupazione, attraverso forme di garanzie all’occupazione o altri programmi di pubblico impiego.