Azione congiunta dell’OIL e della CE

Supporto al rafforzamento della governance inter-istituzionale sullo sfruttamento lavorativo

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Il fenomeno dello sfruttamento lavorativo in Italia interessa diversi settori economici ma è particolarmente presente nel settore agricolo, colpendo soprattutto i lavoratori stagionali. Negli ultimi anni, il governo italiano ha intensificato le iniziative per migliorare la condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori del settore agricolo attraverso interventi normativi volti a prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo e l’intermediazione di manodopera e il lavoro forzato in agricoltura. Tali norme traggono origine dalla ratifica delle Convenzioni OIL sul lavoro forzato — tra cui la Convenzione n. 29 del 1930 sull’abolizione del lavoro forzato e la Convenzione n. 105 del 1957 entrambe ratificate dall’Italia —  e sull’organizzazione del servizio di collocamento previsti dalla Convenzione OIL n. 88 del 1948 e dalla Convenzione n. 181 del 1997 sulle agenzie private per l’impiego. Nel 2018, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) ha istituito il Tavolo operativo inter-istituzionale per adottare una strategia organica per la prevenzione e il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e promuovere il lavoro dignitoso. Tale strategia coinvolgerà le istituzioni a livello centrale e decentrato cosi come i rappresentanti dei datori di lavoro e dei datori di lavoro del settore agricolo e le associazioni del terzo settore.

Cosa prevede l’Azione congiunta OIL-CE

In questo contesto, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e la Commissione europea (CE) lavorano insieme al MLSP nell’ambito dell’Azione “Supporto al rafforzamento della governance inter-istituzionale sullo sfruttamento lavorativo”, con l’obiettivo di supportare le capacità istituzionali a formulare, sviluppare e attuare strategie e politiche coerenti per prevenire e contrastare il fenomeno dello sfruttamento in agricoltura. Cofinanziato dal  Programma di sostegno alle riforme strutturali della CE e dall’OIL — e implementato dall’Ufficio OIL per l’Italia e San Marino — l’azione si focalizza su tre aree principali d’intervento: (i) rafforzare le capacità istituzionali a sviluppare e implementare una strategia nazionale per prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo in agricoltura; (ii) supporto tecnico al MLPS e altre istituzioni coinvolte per la creazione di strumenti per l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione della strategia nazionale in materia di sfruttamento  lavorativo in agricoltura; (iii) rafforzare le capacità istituzionali per lo sviluppo di politiche nazionali in materia di sfruttamento lavorativo.

Nella prima area d’intervento, l’Azione fornirà supporto tecnico al MLPS per lo sviluppo e l’attuazione di un Piano triennale per la prevenzione e il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura. Sulla base delle metodologie già validate dell’OIL e della CE in altri Paesi, la seconda area d’intervento prevede la creazione di strumenti per il monitoraggio e la valutazione degli interventi previste nel Piano — sia a livello nazionale che locale. Nell’ambito di tale area, verrà inoltre realizzata un’attività di ricerca e analisi di dati statistici, nonchè l’istituzione di un sistema informativo in materia di sfruttamento lavorativo in agricoltura. La terza area d’intervento mira invece a supportare le capacità istituzionali ad adottare una strategia integrata e olistica per prevenire e contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo non solo nel settore agricolo ma anche in altri settori economici ad alta incidenza di sfruttamento lavorativo.

Risultati attesi

L’Azione mira a contribuire alla riduzione del numero di lavoratrici e lavoratori vittime dello sfruttamento lavorativo attraverso il rafforzamento della capacità istituzionale di progettare, attuare, monitorare e valutare politiche coerenti e coordinate per prevenire e contrastare tale fenomeno non solo in agricoltura ma anche in altri settori economici in cui tale fenomeno è presente. Tale Azione si basa sul presupposto che la collaborazione e il coordinamento tra le istituzioni, i rappresentati delle parti sociali e gli altri attori che rappresentano gli interessi dei soggetti coinvolti, sono essenziali per la realizzazione del lavoro dignitoso e la promozione di un mondo del lavoro libero da tali fenomeni che ledono la dignità umana e violano i diritti fondamentali sul lavoro.

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