Bangladesh
La tragedia di Lampedusa ci ricorda l'evidente fallimento delle politiche sulla migrazione
La recente tragedia sulle coste di Lampedusa in cui hanno perso la vita molti migranti, ci ricorda ancora una volta che la ricerca di una vita migliore e più sicura e di un lavoro dignitoso sta assumendo dimensioni disperate. E' un paradosso che questo incidente abbia avuto luogo proprio mentre era in corso il Dialogo di Alto Livello sulla Migrazione Internazionale e lo Sviluppo all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Al centro del dialogo la questione di come massimizzare i benefici della migrazione internazionale per lo sviluppo e per i migranti stessi. E' attraverso gli esseri umani, uomini, donne e bambini e le loro famiglie , che la migrazione e lo sviluppo entrano in relazione.
La tragedia di Lampedusa ricorda improvvisamente alla comunità internazionale l'importanza di agire insieme urgentemente per rendere la migrazione sicura e pienamente rispettosa dei diritti umani.
Dobbiamo trovare il modo per creare più canali regolari per la migrazione affinché i bisogni reali del mercato del lavoro, compresi quelli ai livelli meno qualificati, si incontrino con la richiesta nei paesi di destinazione, in collaborazione con gli attori reali del mondo del lavoro, i ministri del lavoro, le organizzazioni dei lavoratori e quelle dei datori di lavoro. Questo richiederà un radicale cambiamento delle politiche di molti paesi: un equilibrio più bilanciato tra le politiche protezionistiche dei confini nazionali e quelle sulla migrazione per lavoro, che coinvolga diversi ministri e stakeholder; e un più ampio sforzo da parte dei governi, delle parti sociali e della società civile, per cambiare la percezione negativa da parte dell'opinione pubblica.
Se falliremo, il Dialogo di Alto Livello sarà stato inutile.
La tragedia di Lampedusa ricorda improvvisamente alla comunità internazionale l'importanza di agire insieme urgentemente per rendere la migrazione sicura e pienamente rispettosa dei diritti umani.
Dobbiamo trovare il modo per creare più canali regolari per la migrazione affinché i bisogni reali del mercato del lavoro, compresi quelli ai livelli meno qualificati, si incontrino con la richiesta nei paesi di destinazione, in collaborazione con gli attori reali del mondo del lavoro, i ministri del lavoro, le organizzazioni dei lavoratori e quelle dei datori di lavoro. Questo richiederà un radicale cambiamento delle politiche di molti paesi: un equilibrio più bilanciato tra le politiche protezionistiche dei confini nazionali e quelle sulla migrazione per lavoro, che coinvolga diversi ministri e stakeholder; e un più ampio sforzo da parte dei governi, delle parti sociali e della società civile, per cambiare la percezione negativa da parte dell'opinione pubblica.
Se falliremo, il Dialogo di Alto Livello sarà stato inutile.