104ª Conferenza Internazionale del Lavoro

Sintesi del Rapporto globale sul lavoro minorile 2015: Aprire ai giovani la strada del lavoro dignitoso

Il Rapporto dell’ILO sul lavoro minorile 2015 sottolinea gli stretti collegamenti tra il lavoro minorile e i risultati dell’occupazione giovanile, e anche la necessità di stabilire politiche che rispondano simultaneamente alla doppia sfida nei paesi in cui prevalgono i problemi del lavoro minorile e dell’occupazione giovanile.

Il rapporto presenta prove empiriche di come il lavoro minorile, associato con una istruzione limitata, può aumentare la vulnerabilità dei giovani e accrescere le loro difficoltà nella transizione verso lavori di qualità. Il rapporto esamina anche dati sul modo in cui il collegamento tra lavoro minorile e occupazione giovanile può produrre un effetto inverso: cioè le difficoltà dei giovani nel mercato del lavoro possono rendere meno attrattivo l’investimento personale nell’istruzione in quanto alternativa al lavoro minorile nella prima fase del ciclo di vita.

Il terzo punto di attenzione del rapporto è quello del lavoro pericoloso presso gli adolescenti tra i 15 e i 17 anni. I risultati indicano che, fra gli adolescenti tra i 15 e i 17 anni che sono occupati, una percentuale preoccupante esegue lavori pericolosi: questi giovani sono quindi minori lavoratori.

L’insieme dei risultati presentati nel rapporto dimostra all’evidenza che non è possibile separare la sfida per i giovani di trovare un lavoro dignitoso da quella di eliminare il lavoro minorile nella fase anteriore del ciclo di vita. In altre parole, eliminare il lavoro minorile è in sé un obiettivo politico fondamentale ma anche un necessario punto di partenza per realizzare il lavoro dignitoso per tutti.