Forum mondiale per ripresa incentrata sulla persona

Il Forum mondiale dell’OIL si conclude rinnovando impegno per ripresa incentrata sulla persona

L’OIL rafforza collaborazione con Agenzie del multilaterale per affrontare con urgenza le disuguaglianze — all’interno dei paesi e tra paesi — esacerbate dalla pandemia del COVID-19.

Comunicato stampa | 25 febbraio 2022
© M. Crozet / ILO
GINEVRA (notizie OIL) — Il Forum mondiale per una ripresa incentrata sulla persona, organizzato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), si è concluso con un rinnovato impegno a favore di una ripresa che metta le persone al primo posto e affronti le pericolose disuguaglianze esacerbate dalla crisi della COVID-19.

Il Forum, che si è tenuto dal 22 al 24 febbraio, ha riunito capi di Stato e di governo, responsabili di organizzazioni internazionali e di banche multilaterali di sviluppo, e leader dei datori di lavoro e dei lavoratori di tutto il mondo per proporre azioni concrete e rafforzare la risposta della comunità internazionale alla crisi del COVID-19.

Gli impegni a favore degli obiettivi di una ripresa incentrata sulla persona sono stati presi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), la Banca Islamica di Sviluppo (IsDB), la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD), dal Fondo Monetario Internazionale (IMF), l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD), la Banca Asiatica di Sviluppo (ADB), il Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), la Banca Mondiale, la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), l’UNICEF, la Banca Africana di Sviluppo (ADB), l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e l’Inviato speciale delle Nazioni Unite per il clima e la finanza.

Un sostegno simile è stato espresso dai capi di Stato e di governo di Argentina, Belgio, Egitto, Germania, Indonesia, Giamaica, Mozambico, Repubblica di Corea, Samoa, Senegal, Spagna e Svizzera.

Nella sua allocuzione di chiusura del Forum, il Direttore Generale dell’OIL, Guy Ryder, ha evidenziato “le estreme vulnerabilità e le disuguaglianze che esistono nel mondo del lavoro”, suscitate dalla pandemia “a volte in un modo molto brutale crudele”.

“Dobbiamo prendere sul serio il ripristino della resilienza nella nostra economia e in tutto il mondo. E questo, penso, ci richiede di adottare approcci integrati per elaborare le nostre politiche di ricostruzione. Non ha proprio senso che ogni parte del sistema internazionale si occupi del suo mandato particolare senza preoccuparsi di tutti gli altri e questa è, naturalmente, la logica della coerenza politica”, ha detto.

Le diverse sessioni tematiche del Forum hanno affrontato le questioni più urgenti del mondo del lavoro: lavoro dignitoso e crescita economica inclusiva, protezione sociale universale, protezione dei lavoratori e sostenibilità delle imprese, transizione giusta verso un’economia globale a zero emissioni di carbonio. Il Forum si è chiuso con una discussione su come raggiungere una ripresa inclusiva, sostenibile e resiliente dalla crisi del COVID-19.

Durante il Forum molti delegati hanno fatto riferimento alle disuguaglianze esacerbate dalla pandemia, descritte dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, nel suo discorso di apertura come una “grande divergenza” all’interno dei paesi e tra paesi, e che minaccia la ripresa economica e occupazionale.

“I paesi ricchi stanno investendo una percentuale molto più alta del loro PIL nella ripresa. Mentre molti paesi a basso reddito sono intrappolati nella spirale del debito e privi di risorse — vittime di un sistema finanziario globale che mette i profitti prima delle persone — i paesi in via di sviluppo sono confrontati a un deficit occupazionale massiccio e duraturo”, ha detto Guterres.

Durante tutto il Forum, gli intervenenti hanno sottolineato la necessità per la comunità internazionale di agire e di lavorare in modo solidale per ricostruire in meglio. Molti delegati hanno fatto riferimento al percorso delineato nell’Appello globale all’azione dell’OIL, l’“agenda comune” del Segretario generale dell’ONU, e l’Acceleratore globale dell’OIL/ONU sul lavoro e la protezione sociale che chiede investimenti per creare almeno 400 milioni di posti di lavoro e l’estensione della protezione sociale a quattro miliardi di donne, uomini e bambini attualmente senza copertura.

I principali risultati del Forum mondiale in termini di coerenza delle politiche multilaterali sono i seguenti:

  • Una nuova partnership tra l’OIL e l’UNDP per sviluppare una tabella di marcia comune per l’Acceleratore globale sul lavoro e la protezione sociale, e per lanciare e implementare l’iniziativa globale congiunta sulla promozione dei percorsi verso la formalità.
  • Un approfondimento della cooperazione tra l’OMS e l’OIL per rafforzare i legami tra il settore sanitario e le istituzioni del mondo del lavoro, al fine di proteggere meglio i lavoratori dai rischi per la salute mentale e dagli infortuni e dalle malattie professionali e di preparare i luoghi di lavoro alle crisi sanitarie.
  • Un nuovo accordo quadro da sviluppare con la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERD) per rafforzare la cooperazione sui progetti e l’assistenza tecnica in settori quali l’uguaglianza di genere, una giusta transizione e l’azione climatica per l’occupazione.
  • Un nuovo memorandum d’intesa da firmare con la Banca Islamica di Sviluppo (IsDB) per sostenere una ripresa incentrata sulla persona, che prevede la cooperazione in settori quali l’empowerment economico dei giovani, la parità di genere, il lavoro dignitoso in situazioni di crisi e la promozione della cooperazione triangolare Sud-Sud.
  • Un rinnovato impegno del Fondo Monetario Internazionale (FMI) a proteggere e dare priorità alla spesa sociale per combattere una “pericolosa divergenza” nella ripresa tra i paesi.
  • Un rafforzamento della collaborazione tra la Banca Asiatica di Sviluppo (ADB) e l’OIL per migliorare la capacità dei sistemi di protezione sociale e l’armonizzazione dei dati, a sostegno delle attività di finanziamento del cambiamento climatico e di pensionamento delle centrali a carbone della Banca.
  • Un approfondimento della cooperazione tra l’Organizzazione di Cooperazione e di Sviluppo Economico (OCSE) e l’OIL sulla giusta transizione e la crescita della produttività.
  • Un rafforzamento della collaborazione con la Banca Africana di Sviluppo nelle aree dello sviluppo delle competenze e dell’occupazione giovanile.
  • Un’estensione della collaborazione tra l’OIL e la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) per sostenere i paesi nella loro giusta pianificazione della transizione.
  • Un approfondimento dell’impegno da parte dell’UNICEF a collaborare con l’OIL e la più ampia famiglia delle Nazioni Unite, al fine di garantire il progresso nel raggiungimento della protezione sociale universale.
  • Un forte impegno da parte della Banca Mondiale nella Partnership globale per la protezione sociale universale per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (USP2030), presieduta congiuntamente con l’OIL.
  • Forti espressioni di sostegno all’Acceleratore globale sul lavoro e la protezione sociale per una giusta transizione da parte di un’ampia gamma di paesi e istituzioni.

Anche altri partner multilaterali hanno fatto riferimento agli elementi di una transizione incentrata sulla persona. L’Inviato speciale delle Nazioni Unite per il clima e le finanze ha sottolineato la necessità di una transizione incentrata sulla persona per affrontare la crisi climatica. Il Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali ha richiamato l’attenzione sull’attuazione di una nuova comunicazione dell’Unione Europea sul lavoro dignitoso — guidata dai quattro pilastri del lavoro dignitoso dell’OIL — per una transizione globale giusta e una ripresa sostenibile. La FAO si è impegnata a mobilitare ulteriori finanziamenti per costruire forti sistemi di protezione sociale attraverso partenariati efficienti, efficaci e coerenti e la solidarietà globale. L’OMC ha parlato della necessità vitale del commercio per aumentare il livello di vita, creare posti di lavoro dignitosi e beneficiare le popolazioni.