Commissione mondiale sul futuro del lavoro
Un piano per un futuro del lavoro dignitoso incentrato sulla persona
Stabilire una Garanzia Universale per i Lavoratori, fornire protezione sociale universale dalla nascita alla vecchiaia e un diritto universale all’apprendimento permanente sono tra le dieci raccomandazioni formulate nel rapporto dalla Commissione Mondiale sul Futuro del Lavoro dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL).
GINEVRA (Notizie dall’OIL) — La Commissione Mondiale sul Futuro del Lavoro dell’OIL ha invitato i governi ad impegnarsi in una serie di misure per affrontare le sfide relative ai cambiamenti senza precedenti nel mondo del lavoro.
Presieduta dal presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, e dal primo ministro svedese, Stefan Löfven, la Commissione delinea un piano incentrato sulla persona, che si basa sugli investimenti nel potenziale umano, nelle istituzioni del mercato lavoro e nel lavoro dignitoso e sostenibile.
Alcune delle dieci raccomandazioni della Commissione:
Il rapporto delinea le sfide generate dalle nuove tecnologie, dai cambiamenti climatici e dalla demografia e chiede una risposta globale collettiva alle loro ripercussioni nel mondo del lavoro.
L’intelligenza artificiale, l’automazione e la robotica porteranno alla distruzione di posti di lavoro, man mano che le competenze diventano obsolete. Se verranno colte le nuove opportunità, lo stesso progresso tecnologico e la transizione ecologica creeranno milioni di posti di lavoro, .
Il rapporto è il risultato del lavoro di 15 mesi della Commissione composta da 27 personalità del mondo imprenditoriale e del lavoro, dei gruppi di riflessione, delle università, dei governi e delle organizzazioni non governative.
«Il rapporto della Commissione Mondiale sul Futuro del Lavoro dell’OIL è un contributo essenziale alla comprensione globale dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro», ha affermato Ramaphosa. «Il rapporto dovrebbe stimolare l’impegno e i partenariati a livello nazionale e regionale per assicurare che l’economia e la società globale diventino più eque, giuste e inclusive. Allo stesso tempo, dovrebbe ispirare un’azione globale per contenere o affrontare le sfide che l’umanità ha inflitto a se stessa nel corso della storia».
Secondo Löfven: «Il mondo del lavoro sta subendo grandi cambiamenti che creano molte opportunità di lavoro di migliore qualità. Ma i governi, i sindacati e i datori di lavoro devono collaborare per rendere più inclusive le economie e i mercati del lavoro. Tale dialogo sociale può contribuire a far funzionare la globalizzazione per tutti».
Il rapporto sottolinea inoltre il «ruolo unico» che l’OIL dovrebbe svolgere per sviluppare e attuare «un’agenda economica incentrata sulla persona» nel sistema internazionale e invita l’Organizzazione a impegnarsi con urgenza per l’attuazione delle raccomandazioni del rapporto.
«Le questioni evidenziate in questo rapporto sono importanti per le persone di tutto il mondo e per il pianeta stesso», ha commentato il Direttore Generale dell’OIL, Guy Ryder. «Tali questioni possono essere impegnative ma ignorarle sarebbe un grande pericolo. L’OIL, che riunisce governi, datori di lavoro e lavoratori di tutto il mondo, può servire da bussola e da guida nel prosieguo del cammino e aprire nuove prospettive per il lavoro delle future generazioni».
Presieduta dal presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, e dal primo ministro svedese, Stefan Löfven, la Commissione delinea un piano incentrato sulla persona, che si basa sugli investimenti nel potenziale umano, nelle istituzioni del mercato lavoro e nel lavoro dignitoso e sostenibile.
Alcune delle dieci raccomandazioni della Commissione:
- Una Garanzia Universale per i Lavoratori che protegga i diritti fondamentali dei lavoratori, fornisca un salario che garantisca condizioni di esistenza accettabili, limiti l’orario di lavoro, e assicuri la salute e sicurezza sul lavoro.
- La protezione sociale garantita dalla nascita alla vecchiaia, che sostenga i bisogni delle persone lungo l’intero arco della vita.
- Un diritto universale all’apprendimento permanente che consenta alle persone di acquisire competenze, riqualificarsi e perfezionarsi.
- La gestione del cambiamento tecnologico per promuovere il lavoro dignitoso, e l’istituzione di un sistema di governance internazionale per il lavoro su piattaforma digitale.
- Maggiori investimenti nei servizi pubblici di cura alla persona, nella transizione ecologica e nelle economie rurali.
- L’attuazione di un piano di trasformazione con obiettivi misurabili in termini di uguaglianza di genere.
- La riorganizzazione dei sistemi d’incentivi per le imprese in favore di strategie d’investimento a più lungo termine.
Il rapporto delinea le sfide generate dalle nuove tecnologie, dai cambiamenti climatici e dalla demografia e chiede una risposta globale collettiva alle loro ripercussioni nel mondo del lavoro.
L’intelligenza artificiale, l’automazione e la robotica porteranno alla distruzione di posti di lavoro, man mano che le competenze diventano obsolete. Se verranno colte le nuove opportunità, lo stesso progresso tecnologico e la transizione ecologica creeranno milioni di posti di lavoro, .
Il rapporto è il risultato del lavoro di 15 mesi della Commissione composta da 27 personalità del mondo imprenditoriale e del lavoro, dei gruppi di riflessione, delle università, dei governi e delle organizzazioni non governative.
«Il rapporto della Commissione Mondiale sul Futuro del Lavoro dell’OIL è un contributo essenziale alla comprensione globale dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro», ha affermato Ramaphosa. «Il rapporto dovrebbe stimolare l’impegno e i partenariati a livello nazionale e regionale per assicurare che l’economia e la società globale diventino più eque, giuste e inclusive. Allo stesso tempo, dovrebbe ispirare un’azione globale per contenere o affrontare le sfide che l’umanità ha inflitto a se stessa nel corso della storia».
Secondo Löfven: «Il mondo del lavoro sta subendo grandi cambiamenti che creano molte opportunità di lavoro di migliore qualità. Ma i governi, i sindacati e i datori di lavoro devono collaborare per rendere più inclusive le economie e i mercati del lavoro. Tale dialogo sociale può contribuire a far funzionare la globalizzazione per tutti».
Il rapporto sottolinea inoltre il «ruolo unico» che l’OIL dovrebbe svolgere per sviluppare e attuare «un’agenda economica incentrata sulla persona» nel sistema internazionale e invita l’Organizzazione a impegnarsi con urgenza per l’attuazione delle raccomandazioni del rapporto.
«Le questioni evidenziate in questo rapporto sono importanti per le persone di tutto il mondo e per il pianeta stesso», ha commentato il Direttore Generale dell’OIL, Guy Ryder. «Tali questioni possono essere impegnative ma ignorarle sarebbe un grande pericolo. L’OIL, che riunisce governi, datori di lavoro e lavoratori di tutto il mondo, può servire da bussola e da guida nel prosieguo del cammino e aprire nuove prospettive per il lavoro delle future generazioni».