Occupazione

La sfida per la Spagna: crescita con occupazione di qualità

Un nuovo rapporto dell’ILO presenta le misure messe in atto dalla Spagna per stimolare la creazione di occupazione e ridurre la disoccupazione nel momento in cui si intravedono le premesse di una ripresa economica.

Comunicato stampa | 29 settembre 2014
Sébastien Berda / AFP
MADRID (ILO News) — In Spagna, l’attuale ripresa economica è trainata dalle esportazioni- con delle previsioni di crescita per quest’anno dell’1,5 per cento — ma sono necessarie ulteriori misure per rispondere al problema della disoccupazione di massa che imperversa nel paese, avverte un nuovo rapporto dell’ILO Spain: Growth with Jobs.

Il rapporto chiede a governo e parti sociali di sviluppare insieme un piano d’azione per scongiurare la cosiddetta di «crescita senza occupazione» che avrebbe un impatto duraturo sui mezzi di sussistenza dei cittadini spagnoli.

«La ripresa economica ha finalmente portato i suoi frutti creando 200 mila posti di lavoro nel primo semestre 2014», ha dichiarato Guy Ryder, Direttore Generale dell’ILO. «È una buona notizia. Tuttavia, la crescita rimane debole in quanto il reddito medio degli spagnoli è ancora inferiore dell’8 per cento rispetto al 2007».

«Gli analisti finanziari possono considerare superata la crisi, ma per milioni di spagnoli è ancora una realtà, in particolare per i giovani», ha aggiunto Ryder. «Anche se la tendenza che vede una crescita del numero dei posti di lavoro nella seconda metà del 2014 continuerà, dovremo comunque attendere fino al 2023 per ristabilire i livelli occupazionali del 2007».

I disoccupati rinunciano

Lo studio mostra un tasso di disoccupazione superiore al 24 per cento nel secondo trimestre del 2014, cifra superiore a tutti i record registrati in precedenza. La disoccupazione giovanile ha superato il 50 per cento e si piazza al secondo posto in Europa, appena dietro la Grecia.

La ripresa economica ha finalmente portato i suoi frutti creando 200 mila posti di lavoro”
Guy Ryder, Direttore Generale ILO
Più del 60 per cento delle persone in cerca di un lavoro sono disoccupate da oltre un anno e il 42 per cento da più di due anni. Il rapporto avverte anche del rischio elevato di abbandono del mercato del lavoro.

Raymond Torres, Direttore del Dipartimento di Ricerca dell’ILO e coordinatore del rapporto sulla Spagna, ha sottolineato gli effetti negativi della disoccupazione di lungo termine sul rischio di povertà e di esclusione sociale, entrambi aumentati durante la crisi.

Attualmente, la Spagna conta circa 4,5 milioni di famiglie in cui almeno un membro è disoccupato, e 800.000 famiglie senza alcuna fonte di reddito.

Abbiamo urgentemente bisogno di una politica dell’occupazione globale
Il miglioramento delle prospettive occupazionali presuppongono, innanzitutto, una strategia economica che faciliti la transizione verso un nuovo modello di crescita. Su questo fronte, la Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe svolgere un ruolo utile.
Allo stesso modo, il sistema creditizio deve essere riformato in quanto non è ancora al servizio delle imprese sostenibili. Inoltre, il sistema attuale impedisce alle piccole imprese di crescere e di raggiungere quelle dimensioni che servono a far aumentare produttività e posti di lavoro ben retribuiti.

Favorire la prosperità

In Spagna, le start-up e le piccole imprese sono numerose”
Raymond Torres, Dipartimento ILO della Ricerca
«In Spagna, le start-up e le piccole imprese sono numerose», afferma Torres, «Tuttavia, queste iniziative, quando sopravvivono, hanno la tendenza a non ingrandirsi. Pertanto, l’economia non ha ancora una rete di imprese di taglia media che è indispensabile per creare una crescita ricca di posti di lavoro di qualità. Liberare questo potenziale sarebbe una potente leva per la prosperità del paese».

In secondo luogo, sono necessarie una serie di misure di stimolo incentrate sulla creazione di posti di lavoro di qualità. Secondo il rapporto, «Ciò comporta il rafforzamento dei centri pubblici per l’impiego al fine di fornire dei servizi adeguati alle richieste di lavoro.» I salari devono aumentare al ritmo della produttività per alimentare adeguatamente la domanda nel momento in cui la ripresa prende piede.

Il rapporto sottolinea la necessità di accrescere la qualità del lavoro, che ha continuato a deteriorarsi a seguito dell’avvio della riforma del lavoro. L’aumento del numero di posti di lavoro a bassa retribuzione incoraggia la fuga di cervelli e rischia di perpetuare la trappola della bassa produttività.

Spagna - Statistiche del mercato del lavoro

  T2 2007
T2 2009
T2 2011
T2 2013
T2 2014
Tasso disoccupazione (16-64 anni) 7,9% 17,77% 20,64% 26,06% 24,5%
Tasso disoccupazione giovanile (16-24 anni) 18,1% 38,06% 45,87% 55,98% 53,1%
Disoccupazione di lunga durata (oltre 1 anno) 24,6% 26,47% 47,79% 58,32% 62,1%
Crescita dei salari (annuale, nominale) 3,9% 3,8% 0,7% -0,6% 0%

Nota: La crescita dei salari si riferisce ai dati sui salari aggiustati in base alle variazioni stagionali e del calendario

Fonte: INE (Instituto Nacional de Estadística)

Il rapporto raccomanda di rivalutare la riforma del lavoro e suggerisce miglioramenti nella progettazione delle politiche pubbliche delle comunità autonome in materia di incentivi per le assunzioni e la formazione professionale. Questo, per migliorare la qualità del lavoro ed evitare la fuga di cervelli.

In terzo luogo, il rapporto sollecita l’adozione di misure di protezione sociale e, in particolare, di un grande programma destinato a colmare le lacune nella copertura finanziaria delle famiglie colpite dalla disoccupazione.

Il costo a breve termine di queste politiche è limitato rispetto ai benefici sul lungo termine per l’occupazione e le entrate di bilancio. Il rapporto raccomanda inoltre una precoce mobilitazione dei Fondi strutturali europei e la riassegnazione delle operazioni della Banca europea per gli investimenti. Anche l’intensificazione della lotta contro l’evasione fiscale e la formalizzazione dell’economia informale saranno utili.

Il Rapporto considera l’istituzione di un organo tripartito per sostenere i cambiamenti positivi in materia sociale e dell’occupazione. L’ILO è pronta ad assistere il governo, datori di lavoro e lavoratori nei loro sforzi per orientare il dialogo sulla via di una crescita ricca di lavoro.