Davos: Somavia insiste sull’occupazione giovanile

Juan Somavia, il Direttore Generale dell’ILO, lancia un appello a favore di un nuovo modello politico per promuovere in tutto il mondo una crescita ricca di posti di lavoro per i 75 milioni di giovani disoccupati tra i 15 e i 24 anni.

Comunicato stampa | 27 gennaio 2012

Ginevra (ILO News) — Juan Somavia, il Direttore Generale dell’ILO, lancia un appello a favore di un nuovo modello politico per promuovere in tutto il mondo una crescita ricca di posti di lavoro per i 75 milioni di giovani disoccupati tra i 15 e i 24 anni.

Somavia, intervenendo al panel “Evitare la perdita di una generazione” durante il Forum Economico Mondiale di Davos, ha dichiarato che la crisi dell’occupazione giovanile ha raggiunto dimensioni intollerabili e senza precedenti, con quattro giovani disoccupati su dieci nel mondo.

Il Direttore Generale ha ricordato che una delle principali cause che ha portato alla crisi giovanile è stato il rallentamento della domanda aggregata a livello globale e, in alcuni casi, a livello nazionale. Ha poi aggiunto che è il momento di concentrarsi sulle strategie a favore dell’occupazione per i giovani che col tempo andranno a sostenere il consumo, rilanciare la domanda, promuovere la crescita creando maggiori posti di lavoro.

Secondo Somavia, questa non è solo un agenda per i governi ma anche per le aziende e il settore privato, aggiungendo che il principale limite per le piccole e medie imprese che vogliono assumere persone giovani è la mancanza di accesso al credito.

Il Direttore Generale dell’ILO ha fatto riferimento anche al ruolo critico dell’istruzione e della formazione, specialmente in tempi di crisi, affermando che i governi dovrebbero lavorare in stretto contatto con il settore privato per ridurre il divario di competenze. Alcuni direttori esecutivi presenti a Davos hanno commentato la difficoltà di reclutare manodopera per determinati posti di lavoro malgrado gli alti livelli di disoccupazione.

Somavia ha citato Germania, Austria, Danimarca, Svizzera e Norvegia che offrono sistemi duali di apprendistato combinando l’istruzione scolastica e la formazione in azienda come modelli efficaci per allineare le competenze.

Egli ha inoltre insistito sulla necessità di garantire un’ampia serie di incentivi per promuovere l’occupazione giovanile, come i sussidi per l’assunzione di giovani, borse per la formazione e per l’aggiornamento, servizi per facilitare la transizione scuola-lavoro, tra cui l’orientamento professionale, i contatti con le imprese e i consigli su come prepararsi al colloquio.

Inoltre, il Direttore ha lanciato un appello a favore dell’imprenditorialità giovanile e delle partnership tra i servizi pubblici per l’impiego e le agenzie private di collocamento.

Recentemente, innovativi programmi pubblici per l’impiego hanno dimostrato la loro efficacia nel fornire occupazione e protezione sociale ai giovani che vivono in povertà, attraverso la creazione di infrastrutture su piccola scala per incrementare la produttività nelle economie svantaggiate (NREGA in India e programmi estesi di opere pubbliche in Sud Africa, Etiopia, Kenya e Mali).

Secondo Somavia, i giovani lavoratori hanno perso fiducia nel modello corrente. L’economia mondiale, semplicemente, non sta lavorando per loro. Il disincanto si riflette in diversi modi, in particolare, attraverso la protesta giovanile dei mesi passati che ha avuto luogo in circa 1.000 città e 82 paesi.

Le rivendicazioni di un lavoro dignitoso, di giustizia sociale e di dignità da una parte, e la rabbia contro la disuguaglianza e l’avidità dall’altra, sono sempre state in prima linea durante queste proteste e potrebbero portare ad una maggiore instabilità politica ed economica, ha dichiarato Somavia, aggiungendo che per correggere il sistema odierno è necessaria una vera trasformazione.