Global Child Labour Conference, The Hague, 10-11 May 2010

La Conferenza globale approva una Tabella di marcia per intensificare gli sforzi per eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016

Oltre 450 delegati da 80 paesi hanno adottato una Tabella di marcia per “intensificare in maniera sostanziale” gli sforzi globali per eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016. Approvata a conclusione della Conferenza di due giorni sul lavoro minorile organizzata dal Governo dei Paesi Bassi in collaborazione con l’ILO, la Tabella di marcia chiede ai governi, alle parti sociali e alle organizzazioni della società civile di rafforzare l’accesso all’istruzione, alla protezione sociale e al lavoro dignitoso.

Comunicato stampa | 11 maggio 2010

L’AIA (Notizie dall’ILO) – Oltre 450 delegati da 80 paesi hanno adottato una Tabella di marcia (Roadmap) per “intensificare in maniera sostanziale” gli sforzi globali per eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016.

Approvata a conclusione della Conferenza di due giorni sul lavoro minorile organizzata dal Governo dei Paesi Bassi in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), la Tabella di marcia chiede ai governi, alle parti sociali e alle organizzazioni della società civile di rafforzare l’accesso all’istruzione, alla protezione sociale e al lavoro dignitoso.

“La Tabella di marcia rappresenta un documento importante per promuovere la coerenza e la convergenza delle politiche nazionali e internazionali in vista dell’obiettivo del 2016. Ma non confondiamoci: la Tabella di marcia non segna la fine del nostro impegno congiunto, tutto il contrario. Dobbiamo continuare a incontrarci e a lavorare insieme, se non altro per incoraggiarci, ispirarci e sostenerci reciprocamente lungo il cammino che dobbiamo percorrere”, ha dichiarato Piet Hein Donner, Ministro degli Affari Sociali e dell’Occupazione del Governo dei Paesi Bassi.

“Le esperienze e le idee discusse durante questa Conferenza hanno accresciuto la nostra consapevolezza e conoscenza del lavoro minorile, così come il nostro impegno per eliminarlo. Hanno chiaramente mostrato che se andiamo avanti così, l’obiettivo dell’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016 non sarà raggiunto. Ora abbiamo una Tabella di marcia che ci indicherà la strada da seguire e ci darà nuove idee per le discussioni future sia all’interno dell’ILO che all’esterno. È compito di tutti noi perseguire questo obiettivo.”, ha dichiarato il Direttore esecutivo dell’ILO Kari Tapiola.

La Tabella di Marcia invita nello specifico i governi a “valutare l’impatto delle politiche relative alle peggiori forme di lavoro minorile, considerando il genere e l’età dei minori, ad attuare misure preventive e di durata determinata e a stanziare risorse finanziarie sufficienti per combattere le peggiori forme di lavoro minorile, anche attraverso la cooperazione internazionale”.

Si chiede inoltre alle parti sociali di adottare “misure immediate e efficaci nei loro ambiti di competenza per assicurare con priorità assoluta il divieto assoluto e l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, in particolare attraverso politiche e programmi relativi al lavoro minorile”.

La Conferenza dell’Aia si è svolta in un momento nel quale la campagna mondiale contro il lavoro minorile ha subito un rallentamento, come risulta dal nuovo rapporto globale dell’ILO, pubblicato la settimana scorsa. Il rapporto — Accelerare l’azione contro il lavoro minorile — indica che la riduzione del lavoro minorile continua, ma il suo ritmo è rallentato in modo allarmante. Il rapporto avverte che se non si interviene con decisione, l’obiettivo del 2016 non sarà raggiunto”.

I dati del nuovo rapporto contrastano con le tendenze positive che figuravano nel precedente studio realizzato nel 2006, che avevano portato l’ILO a fissare la meta di eliminare le peggiori forme di lavoro minorile entro il 2016.

Durante i due giorni della Conferenza sono intervenuti alti funzionari governativi provenienti da vari paesi e rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori, organizzazioni internazionali, membri del mondo accademico e della società civile.

Sua Maestà la Regina Beatrice dei Paesi Bassi ha assistito alla sessione di chiusura della Conferenza, durante la quale ha incontrato alcuni dei partecipanti di alto livello e ex bambini lavoratori.

I partecipanti hanno anche avuto l’occasione di discutere e commentare il nuovo rapporto realizzato dal programma UCW - Understanding Children’s Work, un’iniziativa congiunta di ILO, Banca Mondiale e UNICEF, intitolata Joining forces against child labour. Inter-agency report for The Hague Global Child Labour Conference of 2010 (Uniamo le forze contro il lavoro minorile) . Il rapporto, realizzato con il sostegno della Cooperazione italiana allo sviluppo, presenta la situazione e le tendenze specifiche per paese, e analizza le tipologie di interventi che offrono il maggior potenziale per combattere il lavoro minorile in vista dell’obiettivo del 2016.