Un futuro più equo nel mondo arabo al centro delle discussioni del Consiglio di amministrazione dell’ILO

I leader dei paesi arabi si sono incontrati ieri nel corso di una sessione del Consiglio di amministrazione dell’ILO dedicata alle azioni da intraprendere per garantire un futuro più equo nel mondo arabo, a partire dal rispetto dei diritti fondamentali nel lavoro, l’occupazione e la protezione sociale come fondamento per una crescita sostenibile.

Comunicato stampa | 21 marzo 2011

I leader dei paesi arabi si sono incontrati ieri nel corso di una sessione del Consiglio di amministrazione dell’ILO dedicata alle azioni da intraprendere per garantire un futuro più equo nel mondo arabo, a partire dal rispetto dei diritti fondamentali nel lavoro, l’occupazione e la protezione sociale come fondamento per una crescita sostenibile.

La discussione è stata introdotta dal Ministro del Lavoro e delle Migrazioni egiziano, Ahmed El-Borai, dal Presidente della Confederazione Generale delle imprese algerine (CGEA), Habib Yousfi, e dal Segretario Generale dell’Unione Generale dei Lavoratori Tunisini (UGTT), Abdessalem Jerad.

All’apertura della sessione, il Direttore Generale dell’ILO, Juan Somavia, ha parlato di “un periodo in cui tutti gli attori della società sono chiamati ad assumersi le proprie responsabilità, in modo da ritrovarsi dal lato giusto della storia che si sta sviluppando sotto i nostri occhi attraverso l’espressione pacifica della volontà del popolo”, aggiungendo che “l’ILO deve essere pronta a fornire tutto il suo sostegno”.

Il Direttore Generale ha insistito in modo particolare sul valore del dialogo sociale: “i recenti sviluppi sono estremamente preoccupanti. Quando si attaccano e si uccidono le persone si rinnega il dialogo. Nessun beneficio economico o sociale, né nel breve né nel lungo periodo, può derivare da un confronto di questo tipo”.

Ahmed El-Borai ha definito la rivoluzione egiziana un modello per la promozione di “cambiamenti pacifici e razionali nella regione e nel mondo intero”, identificandola come l’inizio di un “nuovo processo di sviluppo” in grado di condurre verso “un futuro migliore, fondato sulla libertà, la dignità e la giustizia sociale”.

Inoltre, Ahmed El-Borai ha chiesto ai costituenti dell’ILO, provenienti da tutto il mondo, di ascoltare il messaggio dell’Organizzazione e di “rafforzare il suo ruolo al fine di avviare un processo di sviluppo autentico e promuovere una globalizzazione orientata allo sviluppo che sia al servizio dell’economia reale ed includa anche le fasce più svantaggiate della società”. Il Ministro ha poi aggiunto che il suo governo è determinato “a proseguire sulla via della democrazia e dei diritti umani”, passando attraverso l’istituzione di sindacati indipendenti ed il pieno rispetto della libertà sindacale.

Il rappresentante algerino dei datori di lavoro, Habib Yousfi, si è unito al ministro egiziano nel sottolineare l’importanza del dialogo sociale fra governi, lavoratori e datori di lavoro per “realizzare la pace sociale e creare un clima favorevole allo sviluppo economico”.

Habib Yousfi ha espresso il suo apprezzamento per le iniziative strategiche intraprese dal Direttore Generale dell’ILO in diversi paesi della regione, fondate sui valori e sui diritti, definendole “un esempio di coraggio politico: eravate al posto giusto nel momento giusto, incoraggiando i giovani a lottare per ottenere maggiore libertà”.

Il Segretario Generale dei sindacati tunisini, Abdessalem Jerad, ha ringraziato il Direttore Generale dell’ILO per il suo sostegno immediato alla rivoluzione tunisina: “la dichiarazione del Direttore Generale sulla situazione in Tunisia ha avuto un impatto considerevole sul nostro morale”.

Abdessalem Jerad ha chiesto all’ILO di essere “in prima linea nel sostenere il suo paese... noi tutti facciamo parte di una sola famiglia che può lavorare in pace e democrazia. Il successo raggiunto in Tunisia e in Egitto può servire da esempio su una scala più ampia”.

Le presentazioni di fronte al gruppo di lavoro sulla dimensione sociale della globalizzazione del Consiglio di amministrazione dell’ILO sono state seguite da un acceso dibattito sulle diverse politiche, strategie e misure da mettere in atto per garantire uno sviluppo economico e sociale più sostenibile nella regione.

“L’ILO deve lavorare di concerto con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), le parti sociali e i principali esperti dei paesi interessati per sviluppare una tabella di marcia economica e sociale”, ha affermato il presidente della Confederazione dei Sindacati Tedeschi (DGB), Michael Sommer.

Dal canto suo, Daniel Funes de Rioja, vice presidente dell’Organizzazione internazionale dei datori di lavoro (OIE), ha ricordato all’assemblea che “per rispondere efficacemente a queste sfide sarà fondamentale rafforzare il potere del dialogo politico e sfruttare il contributo e le idee degli esperti per elaborare delle politiche adeguate. Il dialogo con la comunità imprenditoriale sarà di cruciale importanza. Il settore privato può svolgere, infatti, un ruolo essenziale non solo in relazione alla creazione di posti di lavoro, ma anche per il futuro progresso economico di tutti i paesi del mondo arabo”.

Uno degli obiettivi dell’incontro di alto livello su “Sfide e cambiamenti nel mondo arabo” è stato quello di mettere in luce il ruolo dell’ILO in questo processo di rinnovamento, affinché i cambiamenti che ne deriveranno rispondano alle preoccupazioni fondamentali di governi, datori di lavoro e lavoratori, così come di tutta la società, riguardo alla promozione del lavoro dignitoso.

In questo contesto, il Direttore Generale dell’ILO ha fatto appello per l’introduzione di strategie volte a ridurre la disoccupazione giovanile, a rafforzare la governance democratica e il cambiamento sociale, compresa la libertà sindacale e la contrattazione collettiva, a promuovere la giustizia sociale, a distribuire equamente la ricchezza, a introdurre un sistema di protezione sociale di base universale e a garantire maggiore autonomia ai sindacati e agli attori della società civile. Lo scopo primario è quello di promuovere l’occupazione ed i diritti attraverso la creazione di istituzioni e strutture di dialogo sociale solide.

Nel corso della sua visita ufficiale in Egitto del 12 e 13 marzo, il Direttore Generale Somavia aveva espresso il forte sostegno dell’ILO per l’instaurazione della libertà sindacale e la realizzazione di altre riforme economiche e del mercato del lavoro, sia in Egitto che in tutto il mondo arabo.