Riunione per l’analisi delle iniziative regionali e locali sullo sfruttamento lavorativo in agricoltura

Articolo | 11 dicembre 2020
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Sviluppato da un Tavolo inter-istituzionale, il Piano triennale per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato in agricoltura prevede una serie di azioni prioritarie da implementare attraverso il coinvolgimento di attori a livello nazionale, regionale e locale. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), la Regione Lazio e la Regione Puglia — con il supporto dell’OIL e della DG Riforma della CE — hanno promosso un’iniziativa per coinvolgere gli operatori che — nell’ambito territoriale di queste due Regioni — sono impegnati nella prevenzione e contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura.


Nell’ambito di un progetto congiunto tra la DG-Riforma della CE “Supporto al rafforzamento della governance inter-istituzionale sullo sfruttamento lavorativo”, l’Ufficio OIL per l’Italia e San Marino ha organizzato una riunione per l’analisi delle iniziative regionali e locali sullo sfruttamento lavorativo in agricoltura che ha coinvolto circa 50 rappresentanti delle istituzioni regionali, delle parti sociali e delle organizzazioni del terzo settore. L’attività promossa rappresenta il punto di partenza per l’attivazione di un processo partecipativo riguardo l’attuazione del Piano triennale e ha l’obiettivo di permette il confronto e la reciproca collaborazione tra tutte le realtà che operano a livello regionale e locale, ha ricordato il Direttore dell’Ufficio OIL per l’Italia e San Marino, Gianni Rosas.

In apertura, i rappresentanti della Regione Lazio e Regione Puglia, Giulia Sforza e Roberto Venneri, hanno illustrato le attività promosse dalle rispettive Regioni per prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo e che si contestualizzano nell’ambito delle azioni prioritarie previste dal Piano. Le discussioni sono state guidate dai rappresentanti dell’OIL che hanno riepilogato le azioni prioritarie previste della strategia nazionale e illustrato la metodologia e gli obiettivi di questa attività di analisi delle iniziative. Il dibattito si è inoltre arricchito del contributo di tutti i partecipanti che hanno condiviso le iniziative promosse e si sono confrontati sulle problematiche riscontrate, così come sui risultati positivi che sono stati raggiunti grazie alla realizzazione di tali iniziative.

Le conclusioni sono state affidate a Simone Marino, della CE. Durante la discussione i partecipanti hanno evidenziato la necessità di un maggiore coordinamento non solo tra l’asse verticale e orizzontale ma anche attraverso i diversi attori che lavorano a livello locale. Tale coordinamento potrebbe essere agevolato attraverso lo sviluppo di una rete di servizi integrati per affrontare le diverse vulnerabilità dei lavoratori, ampliando la visione dello sfruttamento che è insita nel tessuto lavorativo agricolo e non solo. Tra questi, servizi per la protezione e l’assistenza delle vittime e la loro inclusione socio-lavorativa che hanno l’obiettivo di inserire i lavoratori in un percorso virtuoso. Come ricordato dalla rappresentante del MLPS, Elisa de Fina, il Piano è una cornice all’interno della quale sviluppare e attuare le iniziative a livello regionale e territoriale. È inoltre un esercizio fondamentale per l’organizzazione dei finanziamenti che verranno stanziati per la promozione di iniziative anche territoriali per prevenire e contrastare il fenomeno.

A questo incontro hanno fatto seguito delle riunioni bilaterali di approfondimento sui temi del Piano con le rappresentanze a livello nazionale. Al termine di questa attività, verrà predisposto un rapporto finale che sintetizzerà tutte le informazioni raccolte e conterrà delle proposte per potenziare il coordinamento multilivello/multiattore nella lotta al fenomeno dello sfruttamento lavorativo.