Protezione sociale

Capo Verde: verso una copertura pensionistica universale

Per quanto riguarda la protezione sociale di base, in Africa, pochi paesi possono competere con l’impegno e con i risultati del Capo Verde.

Reportage | 14 aprile 2015

PRAIA (ILO News) — L’arcipelago del Capo Verde — al largo della costa occidentale dell’Africa — è soprattutto conosciuto per la sua musica tradizionale resa popolare in tutto il mondo da cantanti come Cesária Évora.

Ma ultimamente, il paese è diventato famoso per una altra ragione molto importante: il suo sistema di protezione sociale.

Secondo un documento di sintesi pubblicato dal Dipartimento della protezione sociale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), in Capo Verde, oltre il 90 per cento delle persone anziane percepiscono una pensione, se si prende in considerazione la copertura sia contributiva che non-contributiva.

Grazie alla pensione che ricevo, sono in grado di pagare l’acqua corrente, e anche la bolletta del telefono”.

Maria Afonso ha 80 anni ed è pensionata; vive a São Domingos, una cittadina di circa 10.000 abitanti sull’isola di Santiago. La signora Afonso vive con il marito e uno dei loro sei figli. Il marito ha perso una gamba sei mesi fa e si muove ora su una sedia a rotelle. La sopravvivenza della famiglia dipende quindi molto dalla pensione sociale.

«Grazie alla pensione che ricevo, sono in grado di pagare l’acqua corrente. Così non ho bisogno di andare fuori a prendere l’acqua, il che sarebbe difficile per me, perché ho problemi di schiena», dice la signora Afonso. «Sono anche in grado di pagare la bolletta del telefono. Per me, è molto importante, perché alcuni dei miei figli vivono all’estero».

«Una volta pagate le bollette, mi avanza ancora un po’ di soldi per il resto del mese», aggiunge.

La signora Afonso è una delle beneficiarie della «pensione sociale», un sistema unificato che garantisce la sicurezza di un reddito di base alle persone con più di 60 anni, ai disabili adulti e ai minori disabili che vivono in famiglie povere. Questo sistema copre attualmente circa il 46 per cento delle persone con più di 60 anni.

I beneficiari percepiscono ogni mese 5.000 escudos (circa 65 dollari statunitensi). Ciò rappresenta il 20 per cento in più rispetto alla soglia di povertà. Per avere diritto alla pensione sociale, le persone anziane devono risiedere a Capo Verde, avere compiuto 60 anni, avere un reddito inferiore alla soglia di povertà nazionale ufficiale, e non devono beneficiare di alcun altro sistema di sicurezza sociale.

Le pensioni sociali rappresentano circa lo 0,4 per cento del PIL e sono interamente finanziate da fondi pubblici. La Mutua sanitaria viene finanziata con un contributo mensile di 100 escudos versato da ogni pensionato beneficiario. Questa mutua è stata stabilita nel quadro del sistema di pensione sociale, per sovvenzionare l’acquisto di medicinali presso le farmacie private fino a un massimo di 2.500 escudos l’anno (ca. 25 dollari). La mutua fornisce anche una allocazione funeraria di 7.000 escudos (ca. 70 dollari) in caso di decesso del titolare.

«Siamo particolarmente attenti alle persone anziane nel nostro paese: abbiamo aumentato il numero degli aventi diritto alla pensione sociale minima e abbiamo aumentato l’ammontare della pensione», spiega Janira Hopffer Almada, Ministro della Gioventù, dell’Occupazione e dello Sviluppo delle Risorse Umane di Capo Verde.

«La strada sarà ancora lunga, ma pensiamo di poter andare avanti, anche grazie al sostegno dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro».

Dalla burocrazia ai dati biometrici

La rapida estensione della copertura pensionistica è stata resa possibile grazie all’unificazione del sistema contributivo e del sistema non contributivo”

Fabio Duran-Valverde, specialista della protezione sociale all’ILO.
Il Capo Verde ha preso due importanti misure a favore di un sistema pensionistico universale. Nel 2006 è stato creato il Centro nazionale delle pensioni sociali (CNPS) e sono stati unificati i sistemi pensionistici non contributivi esistenti. Le pensioni sociali vengono gestite dal CNPS e pagate ogni mese presso gli uffici postali.

«La rapida estensione della copertura pensionistica è stata resa possibile grazie all’unificazione del sistema contributivo e del sistema non contributivo», spiega Fabio Duran-Valverde, specialista della protezione sociale all’ILO.

«Ciò dimostra anche che avviarsi a un sistema pensionistico universale è una cosa fattibile e accessibile, anche in un paese in via di sviluppo come il Capo Verde. Ovviamente, è assolutamente fondamentale il deciso impegno del governo», ha aggiunto.

Non solo sono stati unificati i sistemi preesistenti grazie al CNPS, ma è stato modernizzato e reso più efficiente l’intero processo. Per identificare i beneficiari e evitare le frode, ci siamo affidati alle ultime avanzate della tecnologia, in particolare la tecnica sofisticata dell’identificazione attraverso le impronte digitali.

«Prima, tutte le richieste venivano inoltrate dalle regioni all’ufficio centrale. Ora, il nuovo sistema informatico permette di decentralizzare i servizi in diverse città», dice René Ferreira, Presidente del CNPS.

Di conseguenza, in meno di dieci anni, si è quasi raddoppiata la copertura della pensione sociale che raggiunge ora anche le donne e le persone nelle aree rurali.

«In pochi anni sono stati fatti importanti progressi: ora, il progetto è sulla strada giusta», dice Joana Borges-Henriques, coordinatrice nazionale dell’ILO per il Capo Verde.

«Sono molte le sfide che rimangono, ma il fatto che Capo Verde stia progredendo rapidamente sulla via del sistema pensionistico universale è una buona notizia, e non solo per il paese: infatti, stabilire una protezione sociale di base può migliorare la vita delle persone più a rischio, ma può anche contribuire allo sviluppo sociale e economico di un paese», conclude.

Costruire una protezione sociale di base
La protezione sociale di base a livello nazionale garantisce l’accesso alle cure sanitarie fondamentali e la sicurezza di un reddito di base per i minori, per le persone in età lavorativa e per gli anziani.

La Raccomandazione (n. 202) sulla protezione sociale di base del 2012 è stata adottata dai 185 paesi membri dell’ILO con l’intento di conseguire la protezione sociale universale.

Il Dipartimento della protezione sociale dell’ILO ha pubblicato una serie di documenti di sintesi per presentare le esperienze positive in alcuni paesi in materia di estensione della protezione sociale.