Giornata internazionale delle donne 2014

Donne al lavoro : a che punto stiamo, dove andiamo ?

Per celebrare la Giornata internazionale delle donne, l’ILO lancia una riflessione sui progressi compiuti e su tutto ciò che va ancora fatto per raggiungere la parità di genere sul lavoro.

Reportage | 6 marzo 2014
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ILO: 90 anni di lotta per i diritti delle donne sul lavoro
GINEVRA (ILO News) — Nel 1919, quando è stata fondata l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, molte donne in tutto il mondo non avevano il diritto di voto; allora, le lavoratrici dipendenti avevano poche o nessuna possibilità di organizzazione collettiva per difendere i propri diritti sul lavoro.

Dopo quasi un secolo, il tasso di attività delle donne è aumentato in modo significativo, come pure sono migliorati i loro diritti sul lavoro. Tuttavia, milioni di donne incontrano tuttora ostacoli per godere di pari opportunità e trattamento nel lavoro.

«Il divario riguardo alla parità di genere sul lavoro persiste ancora. Dobbiamo monitorare l’efficacia delle politiche esistenti per poter poi stabilire nuove strategie e intraprendere azioni concrete per migliorare la vita lavorativa delle donne», ha detto Guy Ryder, Direttore Generale dell’ILO.

Infrangere il tetto di cristallo


Vinita Bali è un esempio di donna che è riuscita a sforare il «tetto di cristallo» che limita l’accesso delle donne ai posti di alta responsabilità. È diventata direttrice generale della Britannia Industries in India.

«Per quanto mi riguarda, ho avuto la fortuna di avere un padre, una famiglia, molto aperti, che mi hanno lasciato la libertà di seguire le mie aspirazioni», spiega.

«Direi che uno deve credere in se stesso. Devi avere fiducia. Non ti devi lasciare deviare da quello che dicono gli altri. Se si lascia alle donne una possibilità, il mondo diventerà migliore», aggiunge.

Intervista con Vinita Bali, India
 

 
Ma, diversamente da quello che è riuscita a realizzare Bali, i problemi sul lavoro rimangono numerosi per molte donne. La mancanza di protezione della maternità, ad esempio, rappresenta una sfida per milioni di lavoratrici, nonostante molti paesi abbiano ratificato la Convenzione dell’ILO sulla protezione della maternità. Ciò vale sia per i paesi industrializzati che per quelli in via di sviluppo.

Congedo di maternità non retribuito


Marie Holmes, insegnante in un liceo di New York, ha dovuto prendere un congedo non retribuito dopo la nascita del secondo figlio, perché, alla nascita del primo figlio, aveva già esaurito tutti i congedi malattia e tutti i giorni di ferie ai quali aveva diritto.

«Non avevo più diritto ad un ulteriore congedo di maternità, sicché ci siamo dovuti risolvere a vivere con uno stipendio solo», dice.

«Penso sia fondamentale per le donne che lavorano avere accesso al congedo di maternità, in modo da non essere costrette a scegliere tra avere figli o fare carriera, o avere un lavoro per portare a casa un reddito per mantenere la famiglia».

Intervista con Marie Homes, USA
 

 
Bisogna anche affrontare altri problemi fondamentali che riguardano le donne al lavoro. Secondo gli studi dell’ILO, mentre molte più donne sono entrate nel mercato del lavoro, la loro percentuale è rimasta ferma negli ultimi vent’anni. Inoltre, persiste la segregazione tra sessi, insieme alla disparità dei redditi tra uomini e donne.

Le donne sono sovrarappresentate nell’economia informale, nei lavori precari e nei lavori poco pagati. Le donne sono anche spesso oggetto di discriminazioni dirette e indirette.

Sin dalla sua fondazione, l’ILO ha elaborato norme del lavoro fondamentali sulla parità di genere, la parità retributiva, la discriminazione, i lavoratori con responsabilità famigliari e la protezione della maternità. Mentre si accinge a festeggiare il suo 100° anniversario, l’Organizzazione sta per avviare una Iniziativa del Centenario per le donne al lavoro, per realizzare una ampia indagine sui progressi compiuti e sui divari che ancora persistono nella realizzazione della parità di genere sul lavoro.