L’ILO e l'industria del cioccolato e del cacao contro il lavoro minorile nell'Africa Occidentale

Otto grandi compagnie dell'industria del cioccolato e del cacao (ADM, Barry Callebaut, Cargill, Ferrero, The Hershey Company, Kraft Foods, Mars Incorporated e Nestlé) si sono impegnate a destinare 2 milioni di dollari per una nuova Partnership Pubblico-Privato (PPP) con l'ILO volta a combattere il lavoro minorile nelle comunità delle coltivazioni di cacao in Ghana e Costa d'Avorio.

Articolo | 13 settembre 2011

Otto grandi compagnie dell'industria del cioccolato e del cacao (ADM, Barry Callebaut, Cargill, Ferrero, The Hershey Company, Kraft Foods, Mars Incorporated e Nestlé) si sono impegnate a destinare 2 milioni di dollari per una nuova Partnership Pubblico-Privato (PPP) con l'ILO volta a combattere il lavoro minorile nelle comunità delle coltivazioni di cacao in Ghana e Costa d'Avorio.

A partire dalla firma nel 2001 del Protocollo Harkin-Engel, particolare attenzione è stata rivolta all'eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile nelle catene di fornitura del cacao nell'Africa Occidentale. Con il 60 per cento della produzione globale, il Ghana e la Costa d'Avorio sono i più grandi produttori di cacao al mondo. Nei due paesi, le condizioni di lavoro inaccettabili nelle piantagioni di cacao portano moltissimi bambini a svolgere lavori pericolosi e ad abbandonare la scuola.

Sono molteplici i fattori che causano il lavoro minorile, tra questi sicuramente l’estrema povertà delle famiglie e il limitato accesso all’istruzione sono i più comuni. Le attività finanziate da questa PPP vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti nei due paesi promosse dal Programma internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile (IPEC) dell’ILO.

“Questo storico accordo nasce dal nostro chiaro intendimento per cui il lavoro minorile in agricoltura rappresenta una sfida globale. Questo settore impiega il 60 % del totale dei minori lavoratori, ovvero circa 132 milioni di bambini e bambine. Ci auguriamo che questa partnership ci aiuterà a capire meglio come combattere il lavoro minorile nelle comunità dei piccoli coltivatori e a intensificare questi sforzi”, ha dichiarato Constance Thomas, Direttore di IPEC.

Il contributo di 2 milioni di dollari sosterrà il lavoro di IPEC nei prossimi quattro anni in tre aree fondamentali: rafforzamento delle capacità dei governi, delle parti sociali e dei coltivatori di cacao nella lotta alle peggiori forme di lavoro minorile; sostegno allo sviluppo e all’estensione di sistemi locali di ispezione del lavoro minorile; potenziamento del ruolo di coordinamento dei comitati nazionali consultivi tripartiti sul lavoro minorile.

“Siamo estremamente soddisfatti di collaborare con IPEC per il rafforzamento dei sistemi di ispezione sul lavoro minorile in Ghana e in Costa d’Avorio. L’espansione e il perfezionamento di questi strumenti rappresentano tappe fondamentali per aiutare le comunità che vivono di cacao a prendere misure a vantaggio dei propri figli”, ha affermato Ron Graf, che presiede la coalizione delle aziende.