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1,1-DICLOROETANOICSC: 0249 (Aprile 2017)
Etano, 1,1-dicloro-
Etilidene cloruro
CAS #: 75-34-3
UN #: 2362
EC Number: 200-863-5

  RISCHI ACUTI PREVENZIONE MEZZI ESTINGUENTI
INCENDIO ed ESPLOSIONE Altamente infiammabile. Emana fumi (o gas) irritanti o tossici nella fiamma.  Miscele di vapore/aria sono esplosive.  Evitare fiamme libere, scintille e non fumare.  Sistema chiuso, ventilazione, apparecchi elettrici e di illuminazione a prova di esplosione. NON usare aria compressa per riempire, scaricare o maneggiare.  Usare getto d'acqua, schiuma, polvere, biossido di carbonio.  In caso di incendio mantenere i contenitori, etc. freddi spruzzando con acqua. 

 PREVENIRE LA FORMAZIONE DI NEBBIE!  
  SINTOMI PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO
Inalazione Vertigine. Sonnolenza. Letargia. Nausea. Perdita di conoscenza.  Utilizzare ventilazione, aspirazione localizzata o dispositivi di protezione delle vie respiratorie.  Aria fresca, riposo. Richiedere assistenza medica. 
Cute Cute secca. Cute ruvida.  Guanti protettivi.  Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia. 
Occhi Arrossamento. Dolore.  Indossare Occhiali di sicurezza.  Prima sciaquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è possibile), quindi sottoporre all'attenzione del medico. 
Ingestione Sensazione di bruciore. Inoltre vedi Inalazione.  Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.  Risciacquare la bocca. Sottoporre all'attenzione del medico . 

RIMOZIONE DI UN VERSAMENTO CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA
Protezione personale: autorespiratore. Non smaltire in fognatura. Raccogliere il più presto possibile il liquido fuoriuscito e sversato in contenitori chiusi. Assorbire il liquido restante con sabbia or assorbente inerte. Poi immagazzinare e smaltire secondo le normative locali. 

Conformemente ai criteri ONU GHS

flam;flamecancer;health haz
PERICOLO
Liquido e vapori altamente infiammabili
Può provocare danni al fegato e ai reni in caso di esposizione prolungata o ripetuta
Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata 

Trasporto
Classificazione ONU
UN Classe di rischio: 3; UN Gruppo di imballaggio:II 

STOCCAGGIO
A prova di fuoco. Vedi Pericoli Chimici. Freddo. 
IMBALLAGGIO
Inquinante per l'ambiente marino. 
1,1-DICLOROETANO ICSC: 0249
INFORMAZIONI FISICO-CHIMICHE

Stato fisico; Aspetto
LIQUIDO INCOLORE CON ODORE CARATTERISTICO. 

Pericoli da agenti fisici
Il vapore è più pesante dell'aria e può spostarsi raso terra; è possibile un incendio a distanza. 

Rischio chimico
Si decompone per riscaldamento e per combustione. Questo produce fumi tossici e corrosivi inclusi il fosgene (vedi ICSC 0007) e l'acido cloridrico (vedi ICSC 0163). Reagisce violentemente con i forti ossidanti, i metalli alcalini, i metalli alcalino terrosi e i metalli in polvere. Questo genera rischio di incendio e di esplosione. Attacca l'alluminio, il ferro and il polietilene. Contatto con fortemente caustico causa formazione di acetaldeide gassosa infiammabile e tossica. 

Formula: CH3CHCl2
Massa molecolare: 99.0
Punto di ebollizione: 57°C
Punto di fusione: -98°C
Densità relativa (acqua = 1): 1.2
Solubilità in acqua, g/100ml a 20°C: 0.6 (scarsa)
Tensione di vapore, kPa a 20°C: 24
Densità relativa del vapore (aria = 1): 3.4
Flash point: -6°C c.c.
Temperatura di autoaccensione: 458°C
Limiti di eplosività, vol% in aria: 5.6-11.4
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua come log Pow: 1.8  


ESPOSIZIONE ed EFFETTI SULLA SALUTE

Vie di esposizione
La sostanza può essere assorbita dall'organismo per inalazione e per ingestione. 

Effetti di esposizione a breve termine
La sostanza è irritante per gli occhi e il tratto respiratorio superiore. La sostanza può provocare effetti sul sistema nervoso centrale. L'esposizione ad alti livelli potrebbe provocare perdita di coscienza. 

Rischi per inalazione
Può essere raggiunta abbastanza rapidamente una concentrazione dannosa in aria per evaporazione della sostanza a 20°C. 

Effetti di esposizione a lungo termine o ripetuta
La sostanza sgrassa la cute,che può provocare secchezza e screpolature. La sostanza può avere effetto sui reni e sul fegato. 


Limiti di esposizione occupazionale
TLV: 100 ppm as TWA; A4 (not classifiable as a human carcinogen).
MAK: 205 mg/m3, 50 ppm; peak limitation category: II(2); skin absorption (H); pregnancy risk group: C; carcinogen category: 3.
EU-OEL: 412 mg/m3, 100 ppm as TWA; (skin) 

AMBIENTE
La sostanza è nociva per gli organismi acquatici. La sostanza può causare effetti a lungo termine negli ambienti acquatici. 

NOTE
Non usare in prossimità di fuochi o superfici calde o durante saldature. 

INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
ITALIA VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
TLV (calcolato sulle 8 ore): 412 mg/m³; 100 ppm; pelle;
ai sensi del D.Lgs.2 Febbraio 2002, N°25.  Classificazione CE
Simbolo: F, Xn; R: 11-22-36/37-52/53; S: (2)-16-23-61 

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© Versione in Italiano, Arpae ER, 2018